Nastro adesivo nero e un pannello di cartone a nascondere, parzialmente, quella scritta che ha fatto il giro d’Italia. Via Lidia Rolfi al civico 10 si presenta così, dopo più di una settimana in cui non ancora si dà un volto al responsabile. Giorni quasi di stand-by in cui vige il “massimo riserbo” attorno al lavoro degli inquirenti.
Onelio Dodero, il procuratore capo di Cuneo, ha messo in campo una poule composta sia dalle forze della Digos che dai Carabinieri. «Stiamo lavorando», è lo stringato commento che arriva dalla Procura. L’alone di ottimismo che si era propagandato a caldo pare pian piano consumarsi. Se sembrava vicina la svolta risolutoria, nelle prime ore dopo l’episodio che ha scosso in profondità tutta la comunità monregalese e non, l’atmosfera ora è cambiata.
ULTERIORI PARTICOLARI su L'Unione Monregalese del 5 febbraio 2020