Il virus non ferma le scuole: alle Superiori di Mondovì si fa lezione a distanza. Gli studenti partecipano: «Non vogliamo restare indietro col programma»
«Non vogliamo mica restare indietro col programma!». Parola di studente. Da questa settimana, in quasi tutti i corsi delle Superiori di Mondovì, i prof si sono attrezzati per fare lezione a distanza. Dagli istituti tecnici ai Licei, dal professionale all'umanistico. E, dato da non sottovalutare, gli studenti non stanno disertando la didattica streaming.
In alcuni istituti, le video-lezioni al computer sono già in pieno svolgimento: «Usiamo piattaforme come Class Room o Google Meet - ci spiega Giacomo Merlino, dirigente del "Cigna-Baruffi-Garelli -. Alcuni docenti caricano poi i compiti a casa su Google Drive». Quanti docenti lo fanno? «La maggioranza». Il Liceo "Vasco-Beccaria-Govone" è in fase di sperimentazione: «Useremo la piattaforma Moodle - afferma Bruno Gabetti, dirigente dei Licei di Piazza -, stiamo formando i docenti e abbiamo già fatto dei test». Altri ancora optano per Skype. Alcuni docenti fanno le lezioni da casa casa propria (basta un PC portatile qualsiasi: oggi tutti hanno la webcam integrata), altri preferiscono usare le strutture delle scuole.
Alla faccia di tutti quelli che pensano che gli studenti stiano festeggiando l'epidemia come una vacanza fuori programma, la risposta degli alunni è stata invece in massa. E questo nonostante non siano obbligati a farlo. I docenti scrivono nel registro del programma ciò che viene insegnato: ma nelle lezioni a distanza non vengono registrate le presenze. La direttiva del DCPM nazionale, che ha decretato la chiusura delle lezioni fino al 15 marzo, è scritto espressamente che il periodo di stop alle lezioni non verrà conteggiato come assenza.
Certo, seguire il prof o la prof sullo schermo di un portatile non è come essere in classe. E ovviamente i problemi di connessione non aiutano, e alcune piattaforme non sono ancora del tutto intuitive da utilizzare. Chi vive fuori Mondovì, poi, e non ha in casa una linea ADSL con fibra ottica, può avere grosse difficoltà a seguire lo streaming. Ma in larga misura, gli studenti hanno deciso di non restare con le mani in mano: c'è chi, per esempio, si sposta a casa del compagno che ha la connessione più veloce per riuscire a seguire. Un bel segno. Il coronavirus può cambiarci la vita, ma non fermarla.
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