Sfruttando un contributo del Ministero dell’interno decisamente consistente, da quasi 1 milione di euro, il Comune di Bene Vagienna potrà mettere in sicurezza le sponde del canale irriguo Corva, per tutta la sua lunghezza. Il canale, realizzato molto tempo fa, è ancora oggi un’opera ingegneristica di grande rilievo che, sfruttando una minima differenza altimetrica, riesce a portare l’acqua ai campi di una buona parte di Bene Vagienna (le zone di Santo Stefano, San Luigi, Isola, Gorra e Pra), fino a giungere a Lequio Tanaro. Lo stesso Comune di Lequio, a sua volta, ha ricevuto 390 mila euro per il completamento dell’opera, per quanto riguarda la parte di competenza territoriale. L’assessore benese Damiano Beccaria ci spiega: «Il progetto consiste nella messa in sicurezza degli argini. Il canale infatti attraversa due strade trafficate e, negli ultimi tempi, è anche straripato in più occasioni, creando disagi e allagamenti. Da tempo non si riesce a fare una manutenzione “seria” e questa è finalmente l’occasione giusta». Il sindaco Claudio Ambrogio aggiunge: «Il canale è stato costruito nell’Ottocento e continua ancora oggi ad essere un’opera molto importante per l’agricoltura. Finalmente questo nostro progetto è stato finanziato; anche lo Stato si sta accorgendo infatti che con una corretta manutenzione si possono prevenire gli eventi alluvionali più seri. Nello specifico, il Corva ha argini troppo bassi in molti punti, in alcuni tratti sono addirittura crollate le protezioni, in altri invece è cresciuta una fitta vegetazione che rischia di ostruire il passaggio dell’acqua. Le infiltrazioni nel sottosuolo, poi, spesso causano frane e smottamenti nei terreni adiacenti. Ora potremo intervenire come si deve, siamo molto soddisfatti». Il finanziamento ministeriale per il Corva è di 985 mila euro, il progetto definitivo (già finanziato in precedenza) è ormai praticamente concluso, quindi a breve si procederà con la gara d’appalto, dopodiché potranno iniziare i lavori.
Un’opera antica, di alta ingegneria
Scavato verso la metà del 1800, il canale irriguo Corva era, per l’epoca, un’opera di altissima ingegneria. Sfruttando un dislivello minimo, consente di portare l’acqua per diversi chilometri praticamente pianeggianti