Tre lavoratori, dipendenti della CONICOS di Mondovì, sono stati rapiti questa mattina in Libia da sconosciuti armati. Un canadese e due italiani: uno sarebbe del Cuneese (non monregalese: Bruno Cacace, residente a Borgo San Dalmazzo) e l'altro sarebbe del Bellunese. La Farnesina ha confermato il rapimento dei due italiani, ma non le identità. Il Comune sta cercando di prendere contatto col Ministero, ma non è in possesso di ulteriori informazioni.
Si tratterebbe, da fonti di un'agenzia turca, di dipendenti che lavorano per conto della società italiana alla manutenzione dell’aeroporto di Ghat: «Degli sconosciuti hanno rapito questa mattina tre lavoratori che lavorano per conto della società italiana CONICOS., sulla strada che porta all’aeroporto Ghat» ha dichiarato Qawmani Mohammed Saleh, sindaco della cittadina citato dall’agenzia turca.
La CONICOS, con sede a Mondovì, è una multinazionale che opera nel campo delle grandi infrastrutture. A Mondovì ha realizzato la tangenziale e la Funicolare. La sede libica è aperta da circa 20 anni.
L'ex collega: «Li conosco entrambi. Io sono andato via perché la situazione era pericolosa»
Il signor Pier Luca Racca li conosce entrambi, i due italiani rapiti. «Ho lavorato con loro in quello stesso cantiere all’aeroporto. Danilo Calonego, di Belluno, era un meccanico, mentre Bruno Cacace, di Borgo San Dalmazzo, era il foreman ovvero il responsabile del cantiere». Del deserto libico, nella zona di Gath, si ricorda tutto: il cantiere, le difficoltà, la situazione sotto il regime di Gheddafi. «Lavoravamo senza problemi: prima ci sentivamo protetti – racconta –. Quando ho appreso la notizia ho parlato col nostro referente in Libia, che mi ha raccontato ciò che è successo: li hanno fermati in mezzo alla strada, sono usciti armati e li hanno portati via. Prima era una zona tranquilla, nel sud della Libia non ci sono mai stati problemi. Oggi è cambiato tutto. Se la situazione fosse rimasta quella di prima, forse sarei ancora lì… ma ho deciso di tornare, non mi piaceva più E poi, qua ho la mia famiglia».
I lavoratori sono stati portati via da sconosciuti armati: tre auto hanno affiancato e bloccato il mezzo su cui viaggiavano, hanno sparato a un piede all’autista e hanno costretto i tre lavoratori a salire con loro. Poi se ne sono andati. «Degli sconosciuti hanno rapito questa mattina tre lavoratori stranieri che lavorano per conto della società italiana Conicos, sulla strada che porta all’aeroporto», oasi desertica della provincia di Fezzan nel sud del Paese controllata dal governo d’Accordo nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite, come ha detto Qawmani Mohammed Saleh, sindaco della cittadina di Ghat citato dall’agenzia turca. «Una delle persone sequestrate è di nazionalità canadese mentre gli altri sono italiani», ha precisato il sindaco il quale ha aggiunto: «Stiamo effettuando ogni sforzo per conoscere il gruppo dei sequestratori e il luogo dove sono tenuti i rapiti».