È chiuso da sei anni. Completamente vuoto da quando la proprietà, la “Piccola Casa della Divina Provvidenza” di Torino, aveva deciso di mettere la parola “fine” sulla storia del Cottolengo di Mondovì. Una storia durata oltre un secolo: aprì nel 1902, chiuse nel 2010 dopo un lungo periodo di incertezze. Da allora non se ne sa più niente, è rimasto uno dei tanti contenitori vuoti della città. Oggi però è circolata la voce che qualcuno sia interessato a comprarlo: la proprietà conferma, ma non fornisce dettagli. Per farne cosa? Riaprirlo, o cambiarne la destinazione?
«Siamo in trattativa per la vendita»
Silenzio per anni… fino a poco fa. Quando è iniziata a circolare la voce: qualcuno sta per comprare il Cottolengo. Di chi si tratta? E per farne cosa? Come accadde già 6 anni fa, cercare chiarezza a Torino è come imbattersi in un muro di gomma: «Possiamo solo dire – conferma don Giuseppe Pagliero della “Piccola Casa della Divina Provvidenza” –: c’è una trattativa in corso». Quale sarà il futuro della struttura? I nuovi proprietari lo riapriranno o ci faranno qualcos’altro? «Non possiamo dire nulla sui privati con cui stiamo trattando e sulle possibili destinazioni d’uso».
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione Monregalese del 5 ottobre 2016