Viaggiava al doppio della velocità consentita. Che in questo caso, essendo il limite di 70 km all’ora, vuol dire 140. Sarebbe una violazione perfino in autostrada: ma il contesto è ancora più incredibile se si conta che stiamo parlando del rettilineo di Pogliola, sulla sp Mondovì-Cuneo. È uno dei tantissimi casi, fortunatamente l’unico così estremo, dei multati dal nuovo autovelox all’incrocio con San Biagio.
Un mese fa riportavamo il primo “report” del nuovo velox, entrato in funzione a inizio novembre: all’epoca si parlava di 150 multe al giorno, poi il dato è salito a 200 - una media di 1500 a settimana. Oggi la media si è abbassata di molto, ma intanto dall’ufficio della Polizia locale di Mondovì sono partite migliaia e migliaia di sanzioni, con picchi (in un singolo giorno sarebbero state spedite oltre 3 mila multe). Molti ora si infuriano, dopo essersi vista recapitare a casa la ben nota raccomandata in busta verde contenente l’avviso giudiziario. Tuttavia l’installazione del velox è stata ampiamente annunciata, soprattutto a Mondovì, ed è rimasto in prova ma ben visibile per mesi. In quel tratto si sono anche verificati incidenti mortali: l’autovelox, assieme con la rotonda realizzata dalla Provincia poco oltre (all’incrocio con la strada che va a Villanova), ha proprio la finalità di scongiurare nuove tragedie.
O almeno, dovrebbe. Perché se è vero che la stragrande maggioranza delle sanzioni sono per violazioni “lievi”, vale a dire entro i 10 km/orari di superamento del limite (multe da 41 euro, che scendono se pagate nel periodo immediato), è anche vero che un caso come quello dei 140 km orari fa capire quanto serva agire in modo efficace su chi compie violazioni di quel tipo.