Durante l’ultimo Consiglio comunale di Bene Vagienna si è parlato della “questione” Bene Banca, con il direttore generale Riccardo Giovanni Massaro che ha fatto pervenire al sindaco Claudio Ambrogio una lettera sull’ipotesi di fusione con la Banca Alpi Marittime, in seguito ai chiarimenti chiesti proprio dall’Amministrazione comunale. Il direttore generale ha ribadito che ad oggi non è stato raggiunto alcun accordo di fusione con altri istituti di credito: «La notizia di una “fusione già fatta”, come presentata da alcuni organi di stampa – ha spiegato il dottor Massaro – è sicuramente erronea e lo stesso riferimento ad una fusione è erroneo e fuorviante. Il nostro CdA non ha deliberato alcun progetto di aggregazione con altre banche, anche se non escludiamo che vi sia, secondo modi e tempi da stabilire, un’accelerazione su questo discorso. Vogliamo chiarire comunque che l’Istituto sarebbe disponibile solo ad aggregazioni “tra pari” e possiamo smentire le voci che farebbero riferimento ad una incorporazione di Bene Banca da parte di un altro Istituto. In questa prospettiva garantiamo ogni posto di lavoro e nessun dipendente verrà, in ogni caso, “sacrificato”». Il sindaco inoltre aveva chiesto a Bene Banca di chiarire i rapporti dell’Istituto con la Banca Popolare di Vicenza, viste anche le recenti traversie che stanno riguardando in questo periodo gli amministratori vicentini. Anche su questo aspetto è arrivata puntuale la risposta: «Ci preme chiarire che Bene Banca non ha mai “portato i soldi” a Vicenza – ha spiegato Massaro –. I soldi di Bene Banca sono sempre stati di Bene Banca e destinati ai socie ai clienti sul territorio. Bene Banca ha intrattenuto da lunga data rapporti commerciali con la Banca Popolare di Vicenza, spuntando tassi e condizioni molto vantaggiose».
Bene Banca: sulla fusione nulla di concreto
Alle domande del sindaco ha risposto il direttore generale dell’Istituto. Possibile comunque un'aggregazione "tra pari" in futuro.