C’è anche un pezzetto di Mondovì, e più in particolare di Pascomonti, nell’arrivo su Marte della sonda italiana “ExoMars”. L’approdo della navicella sul suolo del pianeta rosso, dopo sette mesi di “navigazione” nello spazio, è previsto per mercoledì 19 ottobre.
Al progetto della Tasi (Thales Alenia Space Italia) ha lavorato per alcuni anni un team di ingegneri specializzati, del quale fa parte appunto anche un monregalese: Ivo Bonello, classe 1976, che dal 2005 lavora per l’agenzia spaziale di Torino. Partito a marzo di quest’anno dalla base russa di Baikonur in Kazakistan, il razzo Proton che trasporta la sonda “ExoMars” è stato monitorato ogni minuto da terra, costantemente per sette mesi.
Adesso è arrivato il momento clou della missione, quello cioè del “distacco” del “modulo di discesa” che entrerà nell’orbita di Marte e si ancorerà al suolo del pianeta. Se tutto “filerà liscio”, come lasciano intendere le ultime verifiche da parte del team di esperti della Tasi, una volta arrivata su Marte la sonda permetterà per circa un anno di analizzare e studiare la composizione dei gas dell’atmosfera. I dati dell’ammartaggio verranno immagazzinati, registrati e successivamente trasmessi a terra tramite altri due satelliti già in orbita, l’europea “Mars Express” e l’americana “Mars Reconnaissance Orbiter” (Mro). La seconda parte del progetto “ExoMars” sta per iniziare: la missione spaziale basata sulla sonda italiana ci permetterà di guardare finalmente “molto da vicino” il misterioso pianeta rosso, ampliando le nostre conoscenze e portandoci magari verso importanti nuove scoperte.