La farina di castagne avrebbe contenuto, secondo la Procura, "aflatossine" considerate cancerogene. Così è finito a processo il titolare di un'azienda villanovese. Il processo è in corso, giovedì mattina si è tenuta una nuova udienza in Tribunale a Cuneo.
Tutto ha avuto origine da un controllo avvenuto nel settembre 2013 a una confezione della farina di ccastagne venduta in un supermercato in Emilia. L'istituto zooprofilattico di Bologna rilevò la presenza delle tossine, e l'intera partita di farina venne ritirata dal mercato.
Uno dei medici dell'ASL, chiamato come testimone, ha detto: «Le aflatossine, sono specie di funghi, cancerogeni soprattutto per il fegato e che possono anche provocare danni a livello genetico. La soglia di aflatossine trovata nella confezione suoerava di tre volte il limite consentito dalla legge». Per la difesa, il prodotto partì “sano” dall’azienda e a modificarlo furono le condizioni di stoccaggio e conservazione. Il 16 ottobre saranno sentiti altri testimoni e il 7 dicembre 2017 verrà pronunciata la sentenza.