In questi mesi è in corso la progettazione definitiva del “maxi invaso” di “Serra degli Ulivi”, il grande bacino di raccolta delle acque del quale si parla ormai da molti anni e che potrebbe rappresentare, se venisse poi davvero realizzato, una valida soluzione al problema della siccità nell’irrigazione dei campi del monregalese. Proprio su “Serra degli Ulivi”, lo scorso sabato mattina, è intervenuto l’ing. Domenico Castelli, progettista dell’invaso, durante il convegno su acqua e agricoltura “La sete di campi”, al castello di Rocca de’ Baldi. L’ing. Castelli ha spiegato ai presenti come dovrà essere costruito l’invaso e quali sarebbero i benefici relativi alla sua realizzazione, fornendo anche una serie di dati davvero interessanti e tracciando un preciso punto della situazione attuale. Proprio parlando dei lavori in corso in questo periodo, durante il convegno è emersa un’importante novità. In questi giorni infatti, sul sito in cui sorgerà il lago artificiale, una ditta specializzata ha allestito un “campo prove” per testare il livello di impermeabilità del terreno. «Lo studio del sottosuolo – ha spiegato l’ing. Castelli – ha rivelato tre diversi strati: una prima superfice sottile argillosa che andrà rimossa, un secondo strato di calcare che però presenta frequenti fratture e un terzo strato più solido, di roccia meno fratturata». Lo strato fratturato, il secondo, dovrà quindi essere trattato, per evitare che l’invaso “perda” acqua. Per questo motivo l’impresa farà 9 fori iniettando successivamente uno “schermo di impermeabilizzazione” composto da vari tipi di cemento, per un’area quadrata di circa 9 metri di lato, in una delle zone più “problematiche”. Infine verrà inserita dell’acqua, per vedere se lo strato “regge”. A questo punto il progettista avrà a disposizione tutti i dati necessari per il trattamento del sottosuolo.
«11 milioni di metri cubi d’acqua in più all’anno»
«L’invaso dovrà accumulare l’acqua nei momenti di “piena” dei torrenti Ellero e Pesio, in autunno e in primavera, per poi distribuirla nei periodi di siccità nel Monregalese, in modo da garantire sempre l’adeguata disponibilità d’acqua». Sul tema “Serra degli Ulivi”, ha esordito così l’ing. Domenico Castelli, spiegando in poche e semplici parole il funzionamento di una maxi opera che costerebbe addirittura 150 milioni di euro e che, se verrà finanziata, potrà essere realizzata entro il 2025. «La presenza dell’invaso porterà anche una riduzione del consumo di acqua perché, se siamo sicuri di avere disponibilità della risorsa, si può programmare una distribuzione mirata, che permetterà di sprecarne sempre meno e di utilizzarla al meglio – ha aggiunto Castelli –. Secondo i nostri studi, il territorio avrebbe bisogno di almeno 11 milioni di metri cubi d’acqua in più all’anno e l’invaso è progettato proprio per “accantonare” questa quantità con un sacrificio “piccolo” da punto di vista ambientale, visto che il prelievo dal Pesio e dall’Ellero avverrebbe sempre in periodi di piena».
I numeri del progetto: una diga in terra, alta 62 metri
Il progetto di “Serra degli Ulivi” si basa sulla costruzione di una grande diga sul rio Pogliola, a Pianfei. Un sistema di due condotte che “pescano” nei torrenti Ellero e Pesio alimenterà il bacino idrico. La diga sarà realizzata in terra, soluzione decisamente meno impattante rispetto alle dighe in calcestruzzo, e avrà un’altezza di 62 metri e una lunghezza di 342 metri. L’impianto permetterà di invasare 12 milioni di metri cubi d’acqua (un milione in più rispetto al fabbisogno). Il fondo del lago sarà posto a 510 metri di altitudine sul livello del mare, mentre la superficie massima dell’acqua potrà raggiungere i 573 metri sul livello del mare. La condotta che arriva dal Pesio avrà un diametro di 120 centimetri, mentre quella che arriva dall’Ellero (posizionata più a monte rispetto alla “gemella”) avrà un diametro multiplo, che parte da 90 centimetri ed arriva a 160 centimetri allo sbocco.
Usi non irrigui: turismo, energia elettrica e acquedotto
L’invaso permetterà di rilanciare l’agricoltura monregalese, ma non solo. In più è prevista infatti nel progetto la valorizzazione turistica del vicino lago di Pianfei, che non perderà più acqua in estate e potrà essere ammirato nel massimo del suo splendore in ogni periodo dell’anno, grazie ad una “bretella” che lo alimenterà direttamente da “Serra degli Ulivi”. Sulle condotte dell’Ellero e del Pesio inoltre saranno attive tre centrali idroelettriche che produrranno 5 milioni di Kilowattora. L’invaso potrà avere anche un utilizzo potabile, visto che esiste la possibilità di una fornitura di 45 litri al secondo sull’acquedotto del Monregalese, con un integrazione possibile fino a 100 litri al secondo (le acque di invaso sono pulite, ma necessiterebbero di alcuni trattamenti prima di essere immesse nella rete potabile).
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