Non hanno tardato ad arrivare le reazioni a “Peccati di Gola”. La manifestazione, secondo gli organizzatori, ha totalizzato 30 mila presenze. Ma, a parte i numeri (che comunque non convincono tutti), il nocciolo della questione sta nella distribuzione degli stand: quasi tutti collocati fuori dal centro storico, sia nella parte di ZTL (via S. Agostino) che in via Beccaria o nelle aree limitrofe.
La situazione, nei quattro giorni di fiera (anche a causa del meteo non favorevole), si presentava agli occhi molto diversa se si lasciava l’area degli stand, a fianco di piazza Ellero, e si percorrevano le vie del centro: le strade e le piazze apparivano molto più vuote, per non dire completamente deserte, nonostante le aree tematiche come quella dedicata al pane (in piazza Roma) o quella dedicata ai giochi per bambini (piazza S. Maria Maggiore).
Mattia Germone, presidente dell’Associazione “La Funicolare”: «I numeri comunicati dagli organizzatori sui passaggi della “fune” verso Piazza (10.500 passaggi) sono calati rispetto al passato: l’area street-food in piazza Maggiore ha funzionato poco. E anche per Breo bisogna fare dei ragionamenti: che senso ha piazzare gli stand in un’area lontana da quella pedonale su cui tanto ha investito il Comune con al precedente Amministrazione?». La risposta starebbe nel fatto che gli stand piazzati dalla ditta AlFiere, gestore dell’evento, non potrebbero essere montati in via Beccaria o via S. Agostino perché non lascerebbero spazio per il transito dei mezzi di soccorso o emergenza.
Anche Ascom-Confcommercio però ha qualche obiezione: «Certamente va detto che il meteo ha fatto la sua parte – dice Carlo Comino –, ma l’impressione è quella di un evento su cui va fatta qualche riflessione. La scelta fatta nel 2016, ovvero quella di portare la manifestazione nel centro storico, è stata azzeccata, quindi non bisogna assolutamente tornare alla vecchia formula. Ma quest’anno è stato evidente che qualcosa non ha funzionato nel format. Ecco perché abbiamo chiesto al Comune un tavolo allargato, per ragionare sul futuro di “Peccati di Gola”».