Cirio: «Dal 4 maggio cadono anche le restrizioni decise dal Piemonte». Ecco chi può accedere alle seconde case

Riaprono anche nella nostra regione librerie, cartolerie e negozi per bambino. Le regole per la ristorazione da asporto. Il presidente: «Trasformiamo la rabbia in energia»

Cirio Piemonte 4 maggio

Cirio: «Dal 4 maggio cadono le restrizioni decise dal Piemonte». Ecco chi può accedere alle seconde case

«Permettiamo le riaperture anche in Piemonte, ma con senso di responsabilità e regole. Non vogliamo scattino allarmi che facciano tornare le misure restrittive». Giovedì sera il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha ripreso i contenuti del DPCM del Governo e le decisioni a livello regionale per un aggiornamento generale ai cittadini, in diretta social. «Sono regole che vanno rispettate con attenzione e rigore. Una scelta che potrà essere premiata solo con comportamenti responsabili».

RIAPERTURE E RISTORAZIONE – Le attività commerciali aperte solo quelle autorizzate dal Governo e quindi «da lunedì potranno riaprire anche in Piemonte librerie, cartolerie e negozi per bambino. I servizi di ristorazione sono ammessi a domicilio ed ora anche da asporto (per ristoranti, pub, bar, gelaterie, pasticcerie...)». Su quest’ultimo servizio la Regione è intervenuta stabilendo solo l’orario: dalle 6 alle 21 (fatta salva la possibilità dei sindaci di stabilire orari più restrittivi.). Il tutto sempre senza assembramenti e senza sostare nel locale più del necessario. A Torino sarà permessa da sabato 9, nel dal resto del Piemonte già da lunedì 4. «Torino ha bisogno di una maggior cautela – ha specificato Cirio – e sindaci e Prefetti potranno intervenire se riscontreranno situazioni pericolose».

MASCHERINE – Le mascherine sono obbligatorie in tutte le strutture chiuse e dove non si possono mantenere le distanze. «Sono regole di comportamento precise per una nuova normalità».

LE SECONDE CASE – «Nelle seconde case si potrà andare, una persona soltanto, in giornata, per lavori indifferibili ed urgenti» ha chiarito Cirio.

RIAPRONO STUDI PROFESSIONALI E ALBERGHI – Restano permessi i mercati settimanali, come già detto, solo garantendo che non diventino luogo di assembramento. Riaprono in Piemonte anche tutti gli studi professionali, i cantieri pubblici e privati e gli alberghi. Rimangono chiuse palestre, centri sportivi, piscine, centri ricreativi e culturali.

LA SITUAZIONE IN ITALIA – «Ci sono una serie di allentamenti. Possono riaprire le aziende, ma dovremo arrivare (come ci ha detto Mattarella) ad una nuova regolamentazione della libertà». Insieme alle norme sulle attività ci sono cambiamenti anche sugli spostamenti. «Posso uscire di casa per andare a lavorare, per situazioni di necessità o di salute a cui si aggiunge la possibilità di incontrare i congiunti (genitori, figli, persone care, relazioni stabili...), senza assembramenti, rispettando le distanze ed utilizzando le mascherine. Sempre restando in Regione: al di fuori solo per emergenze, salute o compravate esigenze lavorative. Chi ha la febbre o i sintomi di infezioni respiratorie deve rimanere chiuso in casa. Vietate anche le forme di assembramento, anche nei parchi che saranno aperti, ma controllati. Stessa regola per l'attività motoria: non più solo in prossimità della propria abitazione, ma sempre mantenendo le distanze».

«TRASFORMIAMO LA RABBIA IN ENERGIA» – «È giusto essere arrabbiati – ha concluso Cirio – perchè l'incertezza sul futuro spaventa e ascolto anche tutte le critiche. Sono "incazzato" anche io, da padre e imprenditore, ma da presidente della Regione che ha fatto l’Italia sono obbligato a trasformare questa in un'energia positiva. E tutti dobbiamo fare così. Dobbiamo arrivare a svolgere tutte le attività in sicurezza. Facciamo tutto quello che è possibile fare».

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