In settimana, il nuovo candidato sindaco, Adriano Renaudi è passato all’attacco, chiedendo precisazioni al sindaco in merito alla gestione della vicenda relativa alle dimissioni di Enzo Tassone. «Ho depositato, in data 10 luglio, all’ufficio protocollo di Peveragno un’istanza ex articolo 33 dello statuto comunale per ottenere chiarimenti circa la mancata surroga del consigliere dimissionario Enzo Tassone entro il termine di dieci giorni dalla data delle dimissioni stesse, così come previsto dal Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti locali». Renaudi rimarca che Tassone, pur dimessosi per diventare presidente o vicepresidente Miac, voglia comunque presentare una lista elettorale. «Non vorrei che la situazione determinasse semplicemente una dispersione di voti e non permettesse di cambiare il modo di amministrare Peveragno, riconfermando l’attuale sindaco. È infatti quantomeno strano che un consigliere si dimetta per riproporsi in lista dopo un mese. Anche le impressioni raccolte dai cittadini esprimono perplessità a tal riguardo». Nella lettera inviata all'Amministrazione comunale, inoltre, il candidato ha chiesto conto al sindaco uscente del motivo della presenza di Tassone a una riunione relativa al piano regolatore, nella stessa giornata delle sue dimissioni, non avendone più ormai alcun diritto.
Il sindaco e Tassone rispondono
Non si è fatta attendere la replica dei diretti interessati: il sindaco ha replicato alla missiva di A. Renaudi con una lettera, in cui ha risposto punto su punto alle questioni poste dal candidato. «Il Sig. Enzo Tassone, in qualità di Capogruppo del Gruppo Consiliare Continuità e Innovazione ha seguito negli ultimi mesi l’evoluzione di una Variante al Piano Regolatore Comunale, in quanto ufficialmente coinvolto in tale discussione dalla maggioranza. Era un preciso impegno di Tassone portare a conoscenza degli altri componenti del gruppo di opposizione dati ed elementi che permettessero ai componenti del suo gruppo di decidere con cognizione di causa. Le sue prerogative di Consigliere il Sig. Tassone le aveva esercitate (sul tema specifico) molte settimane prima. Nell’ultimo incontro del giorno 1 luglio nulla è stato aggiunto rispetto a quanto già comunicatogli in passato, e il Sig. Tassone si è limitato ad accompagnare gli altri membri del suo gruppo consiliare all’incontro».
Il sindaco precisa che il termine di surroga entro 10 giorni è «acceleratorio e non perentorio», ma ripercorre i passaggi del provvedimento e informa che «si è deciso di accorpare la data di esecuzione della surroga del consigliere con una data in cui altri argomenti erano da portare all’ordine del giorno, proprio in virtù della non perentorietà del termine di 10 giorni. La data presumibile dello svolgimento del Consiglio sarà nella settimana tra il 20 e il 25 luglio».
Ad A. Renaudi riserva una risposta anche lo stesso Tassone, a mezzo social, svelando anche qualche retroscena in più: «Tra le varie critiche che mi vengono mosse, c’è anche quella di rappresentare una lista di disturbo. Come se fino ad un mese fa non fossimo in trattative per presentarci insieme. Come se io fossi un outsider che arriva a “disturbare” la sua scalata verso il successo. Sono seduto sui banchi del Consiglio comunale da molti anni e presentarmi come candidato sindaco di Peveragno è semplicemente il naturale proseguimento di un impegno politico che dura da tutta la vita.Mi sono chiesto spesso perchè il candidato Renaudi non abbia mai accettato di unirsi a me, nonostante spesso abbia cercato di tendergli la mano. Ora forse mi ha risposto: sarà forse la sua, una lista di disturbo per disperdere i voti e riconfermare l'attuale amministrazione? Di solito chi ha il sospetto, ha il difetto».
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