«Presidente Cirio, vogliamo far presente che i servizi 0-6 garantiscono ai bimbi una normalità perduta: non potete chiuderci!». Ecco l'appello, che parte dai nidi privati di Mondovì e che ha già trovato decine di adesioni in tutta la zona. Mette chiaro un concetto: «Noi non abbiamo problemi collegati al trasporto e siamo un servizio essenziale per le famiglie: pensateci bene prima di chiudere anche noi». E lo accompagna con uno slogan netto: "#nonsullapelledeibambini"
La rotta del Piemonte non è ancora chiara: ieri è stata annunciata la chiusura delle scuole in tutta la regione (LEGGI QUI) ma, se la chiusura delle Elementari è quasi sicura, su Infanzia e Nidi il presidente Cirio è stato possibilista: «Pur nella necessità di tutelare la salute, cercheremo di salvaguardare il più possibile la didattica in presenza nella fascia dagli 0 ai 6 anni, per gli studenti disabili e i laboratori», ha affermato.
Le ragioni che portano dalla loro sono molteplici: dal fatto che per portare i bambini al nido o alla materna non serve mettere in moto mezzi di trasporto su cui può circolare il contagio, al fatto che gli ingressi scagionati "uno alla volta" non creano assembramenti. Le sezioni sono piccole, "bolle" in cui il contagio se anche arrivasse sarebbe limitatissimo. C'è, è vero, la questione del distanziamento impossibile da mantenere fra i piccolini: «Ma si potrebbe risolvere - ci dice la responsabile di una struttura - se venisse data priorità di vaccinazione agli insegnanti delle strutture in cui non c’è distanziamento come nidi e materne».
L'appello: «Presidente Cirio, i servizi educativi 0/6 garantiscono una presenza essenziale per i genitori lavoratori, chiudendoli si rischierebbe anche di coinvolgere e mettere a rischio di nuovo proprio i nonni, ossia una delle fasce più deboli della nostra popolazione ancora non vaccinata. I servizi 0-6 garantiscono ai bimbi una normalità perduta, garantiscono una crescita armonica dei piccoli nel loro essere singoli individui in crescita ma garantiscono anche un approccio alla socialità, nella costruzione del cittadino di domani. Molti bambini risentono ancora della prima lunga chiusura. Vi chiediamo di analizzare a fondo anche questo aspetto. Noi abbiamo lavorato per creare piccoli gruppi di bambini, rispettiamo tutte le normative, non abbiamo problemi collegati al trasporto pensateci bene prima di chiudere anche noi». La decisione della Regione verrà annunciata probabilmente domani.
Intanto, guardando a chi ci sta "a fianco" la Lombardia dalla mezzanotte di oggi (giovedì 4 marzo) e fino al 14 marzo passerà in «arancione scuro rinforzato». L'ordinanza della giunta di Attilio Fontana prevede la chiusura di tutte le scuole (tranne i nidi) e altre limitazioni.