Saranno tre i momenti istituzionali del Comune di Mondovì per la giornata del IV Novembre, Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Quest’anno, come noto, cade anche il centenario della traslazione del Milite ignoto. Il primo momento, alle 8,30, è la messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre al cimitero urbano. Il secondo, le deposizioni delle corone floreali ai monumenti cittadini (a Breo alle 9,15, prima in piazza della Repubblica e poi allo Scalone, ed a Piazza alla Caserma Galliano alle 9,45). Infine, alle 10, appuntamento all’Alberghiero nella “Sala Borsellino” per la consegna di una copia della Costituzione Italiana a una rappresentanza dei neo-18enni monregalesi. In quest’ultimo momento interverrà anche il magistrato Gian Carlo Caselli, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e poi di Torino, ora in pensione, noto per le sue numerose attività, tra indagini e processi, nel contrasto alla criminalità organizzata.
Giuseppe Antoci, l’ex presidente del Parco dei Nebrodi scampato a un attentato di mafia, tornerà per la terza volta a Mondovì giovedì 4 novembre. Come per le altre due volte, Antoci sarà ospite del settimanale monregalese “Provincia granda” (che lo aveva già invitato prima a “Collisioni” e poi a un convegno per i 150 anni della testata) questa volta in un momento pensato per gli studenti monregalesi. Antoci è l’inventore del “protocollo anti mafia”, poi diventato legge e applicato in tutta Italia, in materia di certificazione per l’erogazione dei fondi europei. Una misura che ha fatto fare uno scatto nella lotta alle mafie sul controllo dei terreni: il presidente finì dunque nel mirino dei clan, che per vendicarsi su di lui lo presero di mira nel 2016. Scampò all’attentato grazie all’azione della scorta. Parlerà davanti agli studenti neo-18enni monregalesi nella sala “Borsellino” dell’Alberghiero. All’incontro sarà presente anche il magistrato Gian Carlo Caselli.