Mondovì celebra Dante: «Un influencer da settecento anni»

«Dante? Un influencer che ispira il nostro pensiero da settecento anni». La città di Mondovì inaugura la mostra “Dante immortale”, nata dalla sinergia fra Diocesi di Mondovì e il Liceo “Vasco-Beccaria-Govone” e originale nel suo tema: la fotografia. Come si fa a fotografare l’Alighieri? Ci ha pensato Giovanni Cera, che ha dedicato 100 dei suoi scatti ad altrettante terzine di un canto. In lingue diverse, per giunta. Una mostra con un duplice allestimenti: in parte nel chiostro dei Licei e in parte in Duomo.

L’evento è stato presentato lunedì 8 novembre, nell’aula magna della Scuola di Musica, partner dell’evento assieme alle Associazioni “Gli Spigolatori” e “Geronimo Carbonò” e alla sezione cuneese dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. Tanti gli interventi, intervallati da intermezzi musicali, per presentare la mostra. «Chi meglio di Dante – ha ricordato il dirigente dei Licei di Piazza, prof. Bruno Gabetti – per ribadire che la cultura serve ad abbattere i muri e a favorire il confronto di idee?». «Un ispiratore da settecento anni – ha detto il sindaco di Mondovì, Paolo Adriano –, oggi qualcuno direbbe “un influencer”. Nel suo pensiero e nelle sue terzine si trovano massime che applichiamo ogni giorno».

Don Andrea Rosso: «Anche oggi, a sette secoli dalla sua morte, Dante ci offre spunti positivi sul grigiore della nostra attualità. Il suo è un cammino che comincia con lo stupore: uno stupore che meraviglia e interpella. E che mira al Bene, meta di ogni cammino sociale e personale». «Siamo “il Paese di Dante Alighieri”: così è vista l’Italia all’estero – ha ricordato il prof. Stefano Casarino –. Dante è patrimonio della nostra nazione. Un autore tradotto in ogni lingua, persino in arabo». Nonché in dialetto piemontese, grazie alla traduzione del prof. Nicola Duberti. Da qui il sottotitolo che abbiamo voluto dare alla mostra, “Dante fotografo e poliglotta”.

Le immagini, tutte opera del dr. Giovanni Cera, sono fotografie digitali, scattate prevalentemente in provincia di Cuneo, e specialmente a Mondovì e nel Monregalese, ma qualche scatto proviene anche da Paesi esteri. In ciascuna delle due sedi ospitanti sono esposti venti diversi pannelli: precede le esposizioni un pannello introduttivo che illustra la mostra e riporta notizie sui traduttori. Sul pannello sarà presente un QR-code con il quale sarà possibile una visita guidata virtuale con notizie sulle terzine e sulle fotografie. La mostra resta aperta da lunedì 8 novembre a domenica 12 dicembre con i seguenti orari: Chiostro del Liceo Classico, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18; Chiesa Cattedrale di San Donato, tutti i giorni dalle 9 alle 18.

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