«È venuto gridando verso di noi, in stato alterato e con fare aggressivo. Io e la collega eravamo intimorite, siamo tornate indietro e abbiamo chiuso la porta dell’ambulatorio alle nostre spalle. Lui ha continuato a battere sulla porta, è andato in escandescenze, ha scaraventato a terra l’attaccapanni e messo a soqquadro il corridoio». A parlare è una delle due dottoresse vittime dell’assurdo episodio accaduto nella serata di martedì scorso, il 9 maggio, nella postazione della guardia medica presso il Pronto Soccorso di Ceva. Sono circa le 20 di sera, ovvero...
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