Doveva rimanere in bella mostra sul belvedere di La Morra per tutta l’estate, invece mercoledì scorso, appena una ventina di giorni dopo il suo posizionamento, il grande rinoceronte dell’artista Franco Alessandria ha già dovuto lasciare la prestigiosa location. Il dittico “Essere o avere”, composto dalla scultura di un enorme rinoceronte (l’essere) e da una poltrona (simbolo dell’avere, del potere), in pochi giorni, in uno dei punti maggiormente panoramici della Langa, aveva già affascinato migliaia di turisti, tanto che video e fotografie dell’opera avevano letteralmente invaso i social. Il grande successo riscosso su larga scala però, evidentemente, non è bastato, perché il Comune di La Morra ha disposto, un po’ a sorpresa, la rimozione dell’installazione. L’artista piozzese “delle chiavi”, che già in passato aveva esposto le sue opere a La Morra ricevendo numerosi apprezzamenti, ha appreso con stupore il cambio di programma dell’Amministrazione comunale, commentando: «Il mio rinoceronte è stato “sfrattato” da La Morra, faceva troppa ombra su quella splendida piazza del belvedere. Per qualcuno forse non era un belvedere. “Essere o avere” faceva troppo riflettere, nei templi dell’avere. Una vicenda triste che, lo confesso, per me stava diventando un incubo». Contattata dalla nostra redazione, il sindaco di La Morra, Maria Luisa Ascheri, commenta: «Nostro malgrado abbiamo dovuto chiedere all’artista di rimuovere le sue opere per ragioni di sicurezza, perché incompatibili con gli eventi organizzati per la stagione estiva sul nostro belvedere. Una decisione nell’interesse dell’incolumità dei turisti e delle stesse opere. Ringraziamo Alessandria per aver scelto la nostra piazza per esporre le sue opere». Imbragata con una serie di corde, caricata su un camioncino e lasciata La Morra, la “discussa” scultura di Alessandria ora ha già fatto innamorare Cherasco, dove da sabato 1º luglio accoglie i visitatori, sotto la torre dell’orologio, in pieno centro.
“Sfrattato” da La Morra il rinoceronte di Alessandria: ora è a Cherasco
La scultura doveva rimanere sul belvedere per tutta l’estate, poi il cambio di rotta del Comune. Il sindaco: «Abbiamo chiesto di rimuoverla per motivi di sicurezza»