Ancora un grande successo. Le sere del 23 e del 24 dicembre, l’ormai storico presepe vivente di Dogliani Castello ha celebrato addirittura le sue prime 49 edizioni, con due appuntamenti “da tutto esaurito”. Impeccabile, come sempre, l’organizzazione della Pro loco di Castello, che ha saputo gestire nel migliore dei modi il grande afflusso di visitatori e anche un non previsto “fuori programma”, fortunatamente senza conseguenze. La sera della vigilia di Natale infatti, a causa del forte vento, in via precauzionale, i responsabili hanno deciso di utilizzare la luce elettrica, abbandonando per una volta le torce e le fiaccole tradizionali, a causa del forte vento che ha interessato l’intera area, già dal pomeriggio. Una scelta obbligata e di buon senso, che comunque nulla ha tolto alla magia di una delle sacre rappresentazioni da sempre più apprezzate nel Cuneese. Oltre 300 figuranti hanno contribuito a trasformare il borgo antico doglianese in una Betlemme di duemila anni fa. I quasi 5 mila spettatori (nel computo delle due serate), seguendo un percorso obbligato, hanno potuto visitare le varie postazioni degli antichi mestieri, giungendo poi alla capanna, dove era appena nato il Salvatore. Nei panni della Sacra Famiglia, quest’anno c’erano Matteo Sandrone, agricoltore, 32 anni, nel ruolo di San Giuseppe, Lorenza Matta, impiegata di 33 anni, la Madonna, e la loro figlioletta, la piccola Ginevra Sandrone, di appena 7 mesi, a rappresentare Gesù Bambino.
Ancora un grande successo: 5 mila visitatori al presepe vivente di Dogliani Castello
La storica rappresentazione ha festeggiato le sue prime 49 edizioni. La sera della vigilia, a causa del forte vento, non sono state accese fiaccole nei bracieri