Avviato, in città, l’itinerario di Quaresima incentrato sulla preghiera da riscoprire, guardando al Giubileo del 2025, sorretti dall’incontro coinvolgente col Signore: giovedì sera infatti, presso la parrocchia del Ferrone, ci si è posti in ascolto di don Pino Isoardi del Movimento Contemplativo Missionario “Charles de Foucault” (ex-Città dei ragazzi) di Cuneo che ha condiviso la riflessione su “Pregare oggi: una sfida da vincere”. In un approccio molto diretto, attingendo all’esperienza costante di una preghiera che va in profondità e sorregge nell’accostarsi ai poveri, dentro le confusioni dell’ora presente, don Pino Isoardi ha innanzitutto offerto uno sguardo di speranza, nella convinzione che Dio vuole per ciascuno una vita da figlio, non da orfano o da schiavo, avendo la consapevolezza che lo stesso Dio attende nel cuore umano dove ritrovare sorprendentemente risorse di bene, magari nascoste.
Per la sua esperienza, c’è da sperare che, anche là dove sembra improbabile, invece il senso di Dio nell’animo non viene cancellato ma va rintracciato oltre gli zig-zag della vita. “Dio non perde la connessione con il cuore umano”, perché è confortante l’Apocalisse che ci dice: “Io sto alla porta e busso, se mi si apre, sosterò per cenare insieme”. Ed è un’iniezione di fiducia il risalire al profeta Elia, depresso e sconfortato, che vuole scappar via e viene condotto all’Oreb dove ritrova Jhawè nel vento leggero, come a riscoprire Dio all’opera nei tratti evangelici e concreti di ogni giorno.
Il suggerimento di don Pino Isoardi si è condensato in tre passi di conversione o di crescita: innanzitutto, dalla preghiera come un dovere alla preghiera come una formidabile possibilità, un dono, una strada aperta… come l’amicizia più vera, in cui parlare a Dio di ciò che si vive, esternando un po’ tutto, fino a sentirsi abitati da Dio stesso. In questo, i Salmi sono una miniera a cui attingere, perché riflettono tutti i chiaroscuri dell’esistenza.
Un secondo passo è quello che vede passare la preghiera da una recita ad un dialogo, in cui il vissuto risale dalla coscienza, ascoltando quanto ha dire il Signore, lasciandolo parlare in tutte le occasioni che si intravedono, scommettendo non sulla quantità di preghiera ma sulla qualità di questi momenti, che sono diversi dall’uno all’altro, perché la vita concreta è differente.
Infine una svolta da una preghiera “quando capita” ad un minimo di ordine e di metodo, trovando le occasioni giuste e calibrate, facendo passi in avanti, poco per volta.
Insomma un invito mirato a far tesoro della preghiera che è semplice, esigente ma non complicata, raccogliendo gli spunti che giungono dalla liturgia, nei tempi proposti, nei gesti e nelle parole che illuminano, dentro le pieghe della ferialità, sorretti da una comunità.
Secondo incontro di Quaresima venerdì 1° marzo, a Piazza, con il frate minore Luca Di Pietro
Il prossimo incontro è fissato a venerdì 1° marzo, alle 20,30, presso l’oratorio parrocchiale della Cattedrale a Piazza, sul tema “Contemplazione” (prospettive spirituali e pastorali), con l’intervento di Luca Di Pietro, frate minore, autore di una tesi dottorale sulle lettere pastorali del card. Carlo Maria Martini.