Tanti sapevano chi era. Sapevano che viveva lì, per strada. Lui raccontava la sua storia, a chi lo chiedeva. Diceva che era originario del Monregalese. Ma è morto da solo. Su una panchina della stazione di Mondovì. A pochi metri dai nuovi giardinetti inclusivi e dallo skate park da inaugurare. Sono stati gli addetti dell'impresa Raimondi, che effettua il servizio di pulizia urbana, a trovare il corpo questa mattina, lunedì 13 settembre. Decesso naturale, pare. Sul posto è arrivato il 118 che ha constatato il decesso, la Polizia locale di Mondovì e i Carabinieri.
Una tragedia dei tempi moderni, triste: era probabilmente morto da ore, ma nessuno aveva fatto caso a lui. Eppure in tanti sapevano di lui, lo vedevano nel vialetto che in pratica era la sua casa da tempo.
Una storia umana, forse più umana di tante altre. Francesco Belgrano, della cooperativa "Franco Centro" che gestisce il bar della stazione, racconta che aveva segnalato il suo caso: «Era da settimane che lo vedevamo in difficoltà. Una brava persona, in difficoltà. Cose come questa non dovrebbero accadere».