L'idea lanciata a giugno dai giovani del "Circolo delle Idee" di Mondovì prende il via: da oggi, in una decina di Scuole di Mondovì, Medie e Superiori, in alcune aziende e in Municipio, si raccolgono mascherine chirurgiche usate nei bidoni bianchi sistemati da "Proteo".
I bidoni si trovano nelle Scuole "Anna Frank" (Breo), "Gallo" (Piazza) e "Cordero" (Altipiano), nell'Istituto "Cigna-Baruffi-Garelli", nei Licei "Vasco-Beccaria-Govone", ne CFP. In alcune aziende: Valeo, Banca Ifis, si aggiungerà Raicam.
Obiettivo: arrivare a 15 kg di mascherine usate, circa 5 mila pezzi, per avviare una sperimentazione di riciclaggio col Politecnico. Una sperimentazione che consentirà di capire se e come trasformare il materiale delle mascherine in fibra plastica per le stampanti 3D o per realizzare giocattoli.
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Tecnicamente, non si tratta di una cosa "difficile": ma bisogna capire se e quant0o è sostenibile economicamente. Perché le mascherine vanno raccolte, conservate, sanificate, poi vanno ripulite del fil di ferro e degli elastici. Nell’ottica di sostenere l’iniziativa, il Comune di Mondovì ha finanziato il progetto con la somma di 25 mila euro già messi a bilancio. La convenzione prevede tre diverse sperimentazioni, che saranno svolte in parallelo.
La base di partenza prevede una raccolta di 15-20 kg di mascherine, sanificate (con certificazione che ne attesta l’avvenuta sanificazione). I laboratori del Politecnico provvederanno a togliere le parti metalliche, a sminuzzare i tessuti tramite mulinaggio per un granulo di “materiale polimerico”, da utilizzare per la sperimentazione.