Roberto Boetti, ex imprenditore di Beinette, è stato condannato a 5 anni di carcere per la bancarotta fraudolenta distrattiva delle società che aveva fondato e per il reato di false fatturazioni. La sentenza è stata pronunciata stamattina dal tribunale di Cuneo. Condannata (per concorso nella bancarotta), a 4 anni, anche la moglie, Loredana Marino. Un anno e 10 mesi, invece, per Mario Rosso di Gaiola (con l’avvocato Alberto Summa), accusato di essere il beneficiario dell’Iva a credito del giro di fatture false addebitato a Boetti.
Salvo l’assoluzione (anche per prescrizione) di alcuni reati che erano contesti ai coniugi Boetti, il pubblico ministero Pier Attilio Stea e i fallimenti, costituiti parte civile (il legale è Franco Lazzarone), hanno avuto la meglio. La provvisionale (cioè l’anticipo sul risarcimento) che, in solido, Boetti e Marino dovranno pagare alle procedure fallimentari è di oltre un milione e 200 mila euro. Boetti nel 2011 era stato arrestato all’aeroporto di Levaldigi. Per la procura era fuggito, con la famiglia a Santo Domingo, proprio per evitare i guai giudiziari. Nella Repubblica dominicana aveva trasferito, tramite conti correnti svizzeri, un milione di euro.