Il ministro ha firmato il decreto la scorsa settimana. Scatta il “Piano nazionale” per ridurre i consumi di gas per scaldare le case. Cosa prevede? Quindici giorni in meno di termosifoni accesi, riduzione di un grado della temperatura e di un’ora al giorno per il riscaldamento. Le norme vengono applicate a seconda della zona, in base alla temperatura media del Comune durante l’anno. La provincia di Cuneo ha due fasce: i Comuni di “zona E”, che avranno alcune limitazioni, e i Comuni di “zona F”, che invece potranno accendere senza limiti. Faranno eccezione: Ospedali, Case di riposo, Asili, piscine, saune e alcune attività industriali e artigianali a cui i Comuni “abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura, oltre che agli edifici dotati di impianti alimentati in prevalenza a energie rinnovabili”.
QUINDICI GIORNI IN MENO
Il Piano nazionale previsto dal Mite con questo decreto posticipa di 8 giorni la data di accensione dei termosifoni e anticipa di 7 giorni lo spegnimento. Date che variano a seconda delle sei zone climatiche individuate in Italia. Queste tre misure, secondo la stima dell’Enea, farebbero risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di gas. Il caro-bollette, che sta colpendo famiglie e imprese, mobilita i Comuni, con i sindaci pronti a chiedere al prossimo Governo fino a un miliardo di euro per non mandare in default i bilanci amministrativi: dal Governo 200 milioni da inserire nel dl “Aiuti quater”, e poi 800 milioni in legge di bilancio che potranno valere anche per il 2023 per le situazioni più critiche dei bilanci comunali, stando a quanto ha spiegato il delegato alla finanza locale dell’Anci, Alessandro Canelli.
La divisione Comune per Comune
COMUNI IN ZONA “E”: 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile
Bagnasco, Bastia M.vì, Beinette, Benevagienna, Briaglia, Camerana, Carrù, Ceva, Cigliè, Clavesana, Dogliani, Farigliano, Igliano, Lequio Tanaro, Lesegno, Magliano Alpi, Margarita, Mombasiglio, Monastero V., Mondovì, Monesiglio, Morozzo, Niella Tanaro, Nucetto, Pianfei, Piozzo, Priero, Priola, Roascio, Rocca de’ Baldi, Roccaforte, Sale Langhe, Saliceto, S. Michele, S. Albano St., Torre, Trinità, Vicoforte, Villanova; Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Mallare, Massimino, Millesimo, Murialdo, Pallare, Plodio, Roccavignale.
COMUNI IN FASCIA “F”: nessuna limitazione
Alto, Battifollo, Belvedere L., Briga Alta, Caprauna, Castellino T., Castelnuovo C., Chiusa Pesio, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Garessio, Gottasecca, Lisio, Marsaglia, Mombarcaro, Monasterolo C., Montaldo, Montezemolo, Murazzano, Ormea, Pamparato, Paroldo, Perlo, Peveragno, Roburent, Rocca Cigliè, Sale S. Giovanni, Scagnello, Torresina, Viola; Bardineto.