Via le mascherine dagli Ospedali: a fine mese scade l’obbligo

Discussione sull’ultima misura anti-Covid ancora in vigore. Ora il Ministero deve decidere se rinnovare le disposizioni, eliminarle o “circoscriverle” ad alcune aree, probabilmente quelle dove ci sono pazienti "fragili"

Via le mascherine dagli Ospedali: a fine mese scade l’obbligo
Via le mascherine dagli Ospedali: a fine mese scade l’obbligo

Via le mascherine dagli Ospedali: a fine mese scade l’obbligo. Dal 1º maggio, se il Ministero della Salute non deciderà diversamente, non sarà più imposto di indossare la mascherina in tutte le strutture sanitarie, Ospedali, ambulatori e studi medici. Il Governo Meloni ha prorogato l’obbligo a fine mese e, a due settimane dalla scadenza, si riflette ora sull’opportunità di mantenerlo. Il Ministero nei prossimi giorni dovrà quindi esprimersi: rinnovare l’obbligo, farlo decadere o “ammorbidirlo” in certe aree? Quest’ultima appare la strada più probabile, mantenendo l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione personale nei luoghi dove ci siano pazienti più fragili, come immunodepressi o gli anziani, nelle Rsa. Fra le ipotesi sul tavolo c’è anche quella di lasciare la scelta ai direttori generali, ma al momento non esiste una decisione definitiva; nei prossimi giorni si valuterà quindi, anche analizzando l’andamento generale dal punto di vista epidemiologico. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, si è espresso così: «Mi auguro non si prolunghi l’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie anche se, in situazioni dove è consigliata e opportuna, continuerò a utilizzarla e chiederò agli altri di farlo. Dobbiamo però uscire dalla dimensione dell’obbligo. È il momento di trattare il Sars-Cov-2 come altri virus simili. Farlo avrebbe ricadute positive su molti aspetti che appesantiscono l’organizzazione ospedaliera, legati ad esempio ai tamponi».

Via le mascherine dagli Ospedali: a fine mese scade l’obbligo. Bassetti: «è un modo per tornare alla normalità»
Il prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva commenta: «Naturalmente continuerò a utilizzare la mascherina in Ospedale se entro nella stanza di un immunodepresso o se sono a contatto con una persona potenzialmente infetta, così come lo facevo anche prima dell’obbligo di mascherine introdotto nel 2020. E chiederò di farlo anche a chi lavora con me e ai familiari che intendono andare a trovare questi pazienti. Metterlo però sul piano dell’obbligo ora non ha senso, perché il Sars-Cov-2 non è più grave, oggi, rispetto a altri virus respiratori. Lo stop all’obbligo di mascherina è un modo per tornare alla normalità su altri aspetti strettamente connessi, come il doppio percorso che hanno in Ospedale i positivi al Sars-Cov-2, pur se asintomatici ma anche il tampone che viene richiesto per accedere ai Pronto soccorso, per il ricovero, per una visita medica. Sono scelte – conclude Bassetti – che sono in capo alle strutture sanitarie, ma non sono più legate alla tutela dei pazienti, che anzi vanno incontro a complicazioni, bensì a proteggersi da eventuali denunce».

Cartabellotta: «L’obbligo resti in ambiente sanitario»
Di tutt’altro avviso è invece il dott. Nino Cartabellotta, medico e presidente di Fondazione Gimbe, che spiega: «Ritengo che l’obbligo di mascherina in Ospedale e negli ambienti sanitari vada mantenuto ovunque. In subordine, in ambito ospedaliero l’obbligo potrebbe essere circoscritto solo a reparti dove sono ricoverati pazienti fragili, immunodepressi e a rischio di infezioni. E in altri contesti, ad esempio ambulatori affollati con lunghe attese, per contenere la circolazione di patogeni, in particolare durante la stagione influenzale».

Nuovo studio inglese: «Le mascherine portano benefici modesti»
Proprio in questi giorni, sul tema arriva dal Regno Unito una nuova ricerca. Lo studio del St. George’s Hospital di Londra ha concluso che le mascherine non hanno fatto “nessuna differenza significativa” sui tassi di trasmissione di Covid-19 negli Ospedali. Quando infatti, nel Regno Unito, è stato rimosso l’obbligo nelle strutture sanitarie durante l’ondata di Omicron, le infezioni non sono aumentate. Tuttavia, i ricercatori precisano che le loro conclusioni non significano che le mascherine siano “prive di valore”, ma che servirebbero sull’argomento politiche “razionali e proporzionate” negli Ospedali durante le future riacutizzazioni di Covid perché i benefici sono “nella migliore delle ipotesi, modesti”. La ricerca sarà presentata alla fine del mese al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive a Copenaghen, in Danimarca.

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