Droga: undici arresti per la morte di Mirko Pellegrini

Nelle prime ore di questa mattina, lunedì 10 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Cairo, con il supporto dei Carabinieri di Savona, Loano e Pero (MI), hanno dato esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare, 9 in carcere e 2 ai domiciliari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Savona a conclusione delle indagini avviaste dopo la morte del millesimese Mirko Pellegrini avvenuta il 19 marzo 2019 a causa di una dose letale di eroina come confermato dall’esame autoptico. I reati contestati sono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le persone arrestate nell’ambito dell’operazione “Veleno” sono tre italiani, Roberto Bacchis di 43 anni, Vincenzo Maletta dì 58 anni e Jennifer Maletta di 24 anni tutti residenti a Savona; un ecuadoriano Juan Manuel Macias Caicedo di 42 anni residente a Savona, l'albanese Enkeles Mertiri di 48 anni residente a Spotorno; cinque tunisini Bel Hassan El Haj El Bahri di 33 anni e Chedli Haj Bahri di 42 anni residenti a Loano, Mourad Ben Ali di 41 anni domiciliato a Loano e Mohamed Mamlagh di 45 anni domiciliato a Borghetto Santo Spirito. A questi si aggiungono anche il tunisino Sami Maayoufi di 37 anni domiciliato a Monza al momento si trova all'estero e per il quale sono già state avviate le pratiche per l'arresto (risulta latitante già dal mese di febbraio di quest'anno, da quando scarcerato per essere sottoposto al regime degli arresti domiciliari, uscito dal carcere non ha raggiunto il domicilio facendo perdere le proprie tracce) e il marocchino A. E. O., 28 anni, residente a Pero che risulta invece essere ancora latitante.

Le attività investigative dei Carabinieri, hanno permesso di ricostruire la filiera di spaccio dello stupefacente sulle varie piazze Valbormidesi, individuando il canale di approvvigionamento nelle città di Savona e Loano dove la droga giungeva dall'hinterland milanese trasportata da corrieri. Il mercato della droga era gestito da cittadini nordafricani che ricevevano le forniture di stupefacente e poi lo immettevano nelle piazze di spaccio con l'ausilio di cittadini italiani, albanesi ed ecuadoregni deputati al piccolo spaccio che, in alcuni casi, rappresentava una attività collaterale funzionale ad ottenere il proprio fabbisogno di stupefacente. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti 5 arresti in flagranza di reato di corrieri e pusher con il recupero di circa 1 kg. di sostanze stupefacente di tipo eroina e cocaina, nonché si è proceduto al sequestro di circa 8.000 euro in contanti quale provento dallo smercio della droga. Trattandosi di soggetti operanti in contesti lontani dalla valbormida le indagini si sono avvalse della collaborazione fondamentale dei Carabinieri di Savona, Loano e Chiavari per procedere al controllo, perquisizione e successivo arresto dei corrieri e pusher che di volta in volta venivano osservati e pedinati nei loro spostamenti. L'esecuzione dei provvedimenti ha visto l'impiego di circa 30 Carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte, 8 della Compagnia di Savona, 6 della Compagnia di Albenga e 2 della Tenenza di Pero. Inoltre è stato impiegato un equipaggio del 15° Nucleo Elicotteri Carabinieri ed una unità del nucleo cinofili entrambi di stanza a Villanova d'Albenga in supporlo alle attività. I carabinieri dovranno ancora accertare chi ha ceduto la dose mortale di Pellegrini deceduto per overdose.

Mirko Pellegrini è scomparso a 57 anni, dopo una vita difficile, da sempre accompagnata dalla musica e dalla sua inseparabile batteria che lo aveva portato ad esibirsi su palchi importanti. Un talento tanto grande, quanto fragile era il suo animo incapace di liberarsi da quella terribile dipendenza. Un musicista di indiscusso valore a cui lo scorso anno, sabato 22 giugno, in piazza Italia a Millesimo hanno voluto rendere omaggio oltre cinquanta artisti provenienti da tutta la Liguria e dalla Val Bormida, nel grande concerto “Live Mirco Vive”, organizzato dalla sorella Serena.

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