Casa di riposo di Pamparato verso la chiusura: per salvarla servono 200 mila euro

I cittadini potranno sostenere la struttura attraverso una sottoscrizione

In settimana, la notizia dell’evacuazione della Casa di riposo “Garelli-Sciandra” aveva avuto una risonanza mediatica di livello nazionale. Anche per questo il sindaco Franco Borgna ha voluto indire per il pomeriggio di sabato 30 gennaio una riunione con la popolazione, che aveva assistito sgomenta allo sgombero degli anziani dalla struttura nonostante il rischio di contagio e le basse temperature del periodo. Se la situazione era sembrata fin da subito piuttosto grave, il primo cittadino non ha portato notizie migliori: la casa di riposo sita in Pamparato capoluogo non potrà riaprire. A seguito del sopralluogo con la Commissione di vigilanza dell’Asl Cn1 sono infatti emerse criticità impossibili da sanare: anche se effettuati tutti gli interventi prescritti, la struttura potrebbe tornare a ospitare solo pazienti completamente autosufficienti. Unica alternativa alla chiusura definitiva rimane quella di un trasferimento nell’attuale Ostello del Re della frazione Serra, dove in questi giorni avevano già trovato conforto alcuni ospiti. Per farlo, però, servirebbe un investimento da ben 200 mila euro, una cifra enorme per le casse comunali che, forse, potrebbe arrivare a coprire la metà della spesa. «Da pamparatese non ho alcun dubbio nel voler salvare quello che è, a tutti gli effetti, da considerare come un fondamentale presidio e servizio per il nostro territorio - ha spiegato Borgna -. Da amministratore devo invece mettere in guardia la cittadinanza: questa è una decisione che rischia di gravare pesantemente sui conti del nostro Comune, anche sulle generazioni future. Per questo vorremmo che la popolazione si esprimesse e che si trattasse di una decisione più che mai condivisa. Non c’è più tempo, ora bisogna trovare una soluzione». Tra le molte persone presenti anche ex amministratori e parenti degli ospiti della struttura. Tanti hanno avuto modo di esprimere la propria opinione, sempre comunque indirizzata a voler continuare ad avere una Casa di riposo sul territorio comunale, anche se in un'altra struttura. «A seguito dei tragici eventi alluvionali che ci hanno colpito ad inizio ottobre erano stati raccolti, attraverso una sottoscrizione popolare, ben 7 mila euro: potremo pensare anche questa volta di chiedere aiuto ai nostri concittadini e a tutti coloro che hanno a cuore la nostra realtà - ha commentato il sindaco a margine dell’incontro -. Sono pronto a rinunciare alla mia indennità di sindaco e a fare tutto il possibile se la volontà della popolazione sarà quella di salvaguardare il servizio. Raccomando solo a tutti di pensarci bene, data anche la precaria condizione in cui ci troviamo, che ha già messo a dura prova altre strutture della zona». Martedì mattina ci sarà un nuovo incontro con il dottor Airale presso L’Ostello di Serra per quantificare al meglio gli interventi da effettuare.

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