La data della fine del progetto “Magnificat” si avvicina: il 31 ottobre le visite alla cupola si fermano. Ma a Vicoforte, ormai, si sono abituati a puntare oltre. A fare quello che nessuno ha mai fatto prima: a portare il pubblico sulla cupola ellittica più grande del mondo, a sfondare il tetto dei 20 mila visitatori (cifra superata proprio nell’ultimo weekend), a issare fra le nuvole dipinte chi non può arrivarci con le gambe. E allora la domanda era ovvia: ma davvero ci fermiamo al 31 ottobre? Il sogno finisce, è stato bello, ciao a tutti? Forse no. Come afferma un prudentissimo Nicola Facciotto: «Stiamo valutando concretamente l’ipotesi di riaprire nella prossima primavera». Il sogno potrebbe continuare. «Lo stiamo valutando – afferma Facciotto – anche alla luce delle necessità e delle esigenze dei nostri partner».
Raggiunte le 20 mila presenze
Si chiama Maria Angela Bellavia, fa la dentista, viene da Vimercate in provincia di Monza ed è la visitatrice di “Magnificat” numero 20 mila. Incuriosita da un articolo comparso sulla rivista “Plein air” intitolato “Una ferrata nell’arte” ha programmato una tre-giorni in camper nel cuneese e, insieme al marito Narciso, ha visitato la cupola del Santuario lo scorso venerdì (16 ottobre). Lo staff di Kalatà, che ormai da qualche giorno attendeva di emettere il 20.000esimo biglietto, ha accolto la coppia di visitatori con un ticket in formato speciale e con un buono omaggio per un volo in mongolfiera per due persone: un’occasione preziosa per ritornare nel Monregalese e scoprire, ancora una volta “dall’alto”, il nostro territorio. «Un’esperienza che si ricorda – ha dichiarato la signora Bellavia, poco dopo essere tornata “con i piedi per terra” –, che rimane impressa nella memoria perché è del tutto diversa dalla normale modalità con cui si visitano monumenti, anche cupole e campanili. La componente fisica, il fatto di avere anche un po’ di paura, di utilizzare un’imbragatura e un elmetto contribuisce a rendere il tutto piacevolmente interessante. Confesso di essere una persona che patisce anche un po’ le vertigini, tuttavia la curiosità è stata più forte di ogni timore». Ancora una volta, “Magnificat” ha dimostrato di saper valorizzare e promuovere il nostro territorio: «Non conoscevo il Monregalese – conclude Maria –. Il buono per un volo in mongolfiera è stata la ciliegina sulla torta, del tutto inaspettata. Né io né mio marito abbiamo mai volato con la mongolfiera: ho subito telefonato ai miei figli che erano molto contenti per noi e anche parecchio invidiosi per la possibilità che avremo di effettuare, nelle prossime settimane, questo volo particolarissimo». «Compatibilmente con le disponibilità della signora Bellavia – concludono Margherita Belgrano e Giorgia Macario, di “Kalatà” –, dei piloti dell’Aeroclub Mondovì e soprattutto con le condizioni meteo ci piacerebbe programmare il volo sabato 31 ottobre, il giorno in cui chiuderemo questi entusiasmanti sei mesi di lavoro a “Magnificat”. L’ideale poi sarebbe un volo che parta da Mondovì e possa raggiungere i prati che circondano il Santuario, per questo ci affidiamo ad Eolo e all’esperienza dei piloti monregalesi».