«Un evento sportivo di questa portata non ricordiamo di averlo mai visto a Ceva. Una grande emozione nel vedere così tanta gente, così tanta allegria e motivazione in questi giorni, nella nostra città. Un mix di colori, rumori e simpatia». E’ uno dei tanti commenti entusiasti espressi dai cebani nei confronti di “Monferraglia”, la gara amatoriale itinerante aperta ai soli possessori di motorini monomarca, che si è svolta domenica a Ceva. Ma l’intero fine settimana è stato interessato dall’evento, infatti dei 1.200 iscritti, provenienti da tutta Italia, in molti sono già arrivati il sabato, con le loro famiglie, trasformando le piazze a loro dedicate in un vero “campeggio”, animando la città e frequentando negozi e ristoranti; una stima parla di circa due mila persone in tutto.
A volere la manifestazione ed a organizzarla in ogni dettaglio, Silvio Amerio, che in ricordo del figlio Davide ha voluto portare in città qualcosa di diverso, di nuovo e che fosse legato in qualche modo alla sua passione, ovvero quella per le “due ruote”. Come è stato ricordato, Davide, scomparve nell’agosto del 1999: era un campione italiano di Motocross; e in tanti ancora lo ricordano. E le manifestazioni a lui dedicate, organizzate dal padre e dagli amici, sono sempre apprezzate e partecipate con affetto.
Ai nastri di partenza domenica 1.064 piloti, tutti con l’obbligo di “indossare” baffi, veri o finti (obbligo anche per le donne), che si sono schierati nel piazzale dell’ex capannone davanti al vecchio centro Sip, per iniziare un percorso di 64 chilometri, comprendente tratti sterrati, con salite vertiginose e discese ripide, tra ruscelli e boschi, che ha toccato i paesi limitrofi a Ceva, passando anche per il tratto di strada davanti al cimitero di Mollere, dove Davide riposa. E sono proprio i percorsi difficili e insidiosi a rappresentare la particolarità della “Monferraglia”.
Tra gli iscritti tanti i cebani che hanno fatto “rivivere” il vecchio motorino di quando erano adolescenti per poter partecipare a questa iniziativa. Nelle ultime settimane, in tanti hanno speso tempo, soldi e ingegno per poter rimettere a nuovo il proprio “mezzo”. Anche giovani piloti: Jacopo Ferrero ha 14 anni, è di Paroldo e ha preso parte alla gara utilizzando il motorino del bisnonno, rimesso a posto per l’occasione. Una manifestazione che ha dimostrato come iniziative nuove portate da “lontano” possano creare momenti di aggregazione tra la popolazione e gettare importanti basi per collaborazioni future. Domenica sera Silvio Amerio sorrideva: «Monferraglia è stato un successo per tutti. Soddisfazione per il pubblico che ha assistito e per i tanti partecipanti entusiasti di Ceva. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. Un pensiero speciale alle Forze dell’ordine che mi hanno aiutato tantissimo. L’intenzione è di ripeterla nuovamente il prossimo anno o fra due anni. Si tratta di un’organizzazione lunga: questa è durata circa sei mesi».
Monferraglia: duemila persone all’appuntamento per ricordare Davide Amerio
In 1.064 alla gara coi “cinquantini”