«Ieri era il panico. Oggi la città è semi deserta», ci racconta Veronica. Si stava per recare al centro commerciale dove ieri sono morte 9 persone, vittime della follia di un ragazzo che, all'improvviso, ha estratto una pistola e ha iniziato a sparare sulla gente. Poi ha rivolto l'arma verso sé stesso e si è suicidato. Aveva 18 anni: nato e cresciuto in Baviera da una famiglia di origini iraniane. Ancora ignote le ragioni del suo gesto: testimoni dicono che lo avrebbero sentito urlare frasi sulla sua nazionalità tedesca e contro i turchi.
Veronica ha 25 anni ed è di Chiusa Pesio. Vive a Monaco, studia e fa il dottorato al Dipartimento di Biomeccanica dello Sport all'Università tedesca. «Ero assieme a una mia collega- ci racconta -, volevamo andare in quel centro commerciale. Poi abbiamo cambiato idea e siamo andate a giocare a beach volley al campus, che dista qualche centinaio di metri da lì. A un certo punto abbiamo sentito sirene ovunque e abbiamo visto volare gli elicotteri». Oggi la città vive nel lutto: «in tanti hanno lanciato appelli su facebook per offrire posti letto a chi avesse bisogno di un luogo dove dormire. La zona nord è ancora deserta.».