Una due-giorni intensa, a Dogliani, per la maxi-esercitazione di Protezione civile che, nel week-end, ha visto impegnati circa 300 volontari. Obiettivo di “Rea Sicura 2016”? La pulizia dell’alveo del torrente che attraversa i territori di Dogliani, Murazzano e Bonvicino e la manutenzione idraulica del rio Luni, per evitare che i due corsi d’acqua, con la stagione autunnale ormai nel vivo, possano ingrossarsi a causa di dighe naturali o impedimenti e quindi tracimare. Interventi fondamentali per la prevenzione e la sicurezza, con la predisposizione di otto cantieri, con interventi sia a valle, dal ponte di Piancerreto fino alla confluenza con il rio Gherbiana, sia nel centro abitato, sia a monte del ponte di San Quirico. Opere di manutenzione idraulica ed un’accurata operazione di pulizia di alveo e sponde dalle piante infestanti, per la quale è giunta anche l’autorizzazione da parte della Regione. A Dogliani si è tenuta anche una riunione tecnica, con i sindaci, i responsabili del Coordinamento provinciale di Protezione civile, Roberto Gagna e Franco Sampò, e i rappresentanti della Direzione regionale del settore, Massimiliano Galli e Mariella Monticone. L’assessore piemontese del comparto, Alberto Valmaggia, ha incontrato i numerosi gruppi di volontari provenienti dal Monregalese e dalla Langa (ben 35 i Comuni coinvolti) ringraziandoli e complimentandosi con loro per il lavoro portato avanti. Inoltre, ha potuto verificare direttamente l’operatività del mezzo cingolato a disposizione e apprezzare come i cippatori triturino sul posto i rami e gli alberi di piccole dimensioni, riducendo notevolmente i problemi di trasporto del materiale rimosso. «Insieme al Coordinamento provinciale – ha sottolineato Valmaggia – dobbiamo lavorare per cercare di tenere il più possibile puliti gli alvei dei fiumi. Si tratta di una richiesta pressante che ci sta arrivando da tanti sindaci del territorio e che è fondamentale per prevenire i rischi in caso di piena. Come Regione stiamo mappando tutti gli interventi effettuati, su questo fronte, dai volontari della Protezione civile e dagli addetti della Forestale, in modo da poter programmare le operazioni future».
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione Monregalese del 12 ottobre 2016