Casa do menor: la comunità di don Renato festeggia 30 anni

Il 12 ottobre la Casa do menor di padre Renato Chiera celebrerà trent’anni di vita. 

Il 12 ottobre la Casa do menor Sao Miguel Arcanjo (a Nova Iguaçù, periferia di Rio de Janeiro), fondata da padre Renato Chiera, celebrerà trent’anni di vita con vari eventi e presenza di amici europei. “Quando Dio ha pensato la Casa do menor, stava amando molto. La Casa do menor non è nata per programmazione umana, ma per l’amore infinito di Dio che vuole vita piena per tutti”. Così dice padre Renato Chiera. Per realizzare questo sogno d’amore, Dio si è servito di tante persone e la Casa do menor ha preso forma in un quartiere popolare, Miguel Couto, diocesi di Nova Iguaçu, grande periferia di Rio. Padre Renato racconta che Dio l’ha preso per i capelli strappandolo dalla Italia e lui si è fidato, lasciandosi portare. È partito per il Brasile il 15 giugno 1978. E’ stato parroco per molto tempo.  Da 30 anni è entrato nella tragica realtà infanto-giovanile della Baixada Fluminense: nasce così la Casa do menor. Si è fidato della Provvidenza per dare vita a tanti meninos, con case di accoglienza, scuole, asili, laboratori, inserimento nel mondo del lavoro; tutto attraverso una nuova pedagogia e con una profonda spiritualità. Oggi la Casa do menor è presente in tre Stati del Brasile: Rio de Janeiro, Ceara, Alagoas con programmi di accoglienza istituzionale per ragazzi feriti nel corpo e nell’anima e di sviluppo comunitario con lavoro preventivo in quartieri problematici.

Risultati?
Difficile dare numeri di riscattati – spiega p. Renato –. In questi trent’anni la Casa do menor ha accolto nelle sue case famiglia più di 10 mila bambini e adolescenti con vari problemi, ha dato una professione a più di 50 mila adolescenti e giovani, famiglie e ha aiutato in varie forme più di 100 mila persone. Tutto questo grazie alla collaborazione di tanti soprattutto dall’Europa. Padre Renato ringrazia moltissimo la diocesi di Mondovì per il suo appoggio continuo e fedele e per il suo affetto. Da cinque anni la Casa do menor ha una presenza nelle cracolandie di Rio. La Casa do menor ha prodotto libri sulla problematica infanto-giovanile. E’ diventata referenza per la sua “pedagogia presenza” o dei non amati, che ha colto che il grido più forte dei ragazzi di strada o in abbandono, perché ci sia per presenza di qualcuno che li faccia sentire figli amati. La più grande tragedia non è essere “poveri”, ma non essere figli, non avere nessuno che li voglia. La festa dei 30 anni sarà una festa di ringraziamento. Grazie a tutti quelli che non ci hanno lasciati soli.
Grazie a quanti verranno a far festa con noi e a quelli che ci hanno sempre accompagnati con la preghiera. La Casa do menor oggi dà amore e vita in tanti luoghi del Brasile e anche ha aiutato in Africa. Non riusciamo ad attendere a tutte le richieste di aiuto, ma speriamo sempre nell’aiuto di Dio. E vostro. Sentiamo con voi la gioia di essere utili e salvare vita.

Il futuro?
Se è opera di Dio, Lui la porterà avanti – dice p. Renato –. E’ nata la famiglia Vida, famiglia di consacrati, riconosciuta dalla diocesi di Nova Iguaçu, garanzia di futuro, per dare un’anima a questa opera di Dio. La continuazione di questa storia di riscatto e di amore dipende anche da te.

N.b. Da ricordare che tutto l’impegno di p. Renato Chiera, con le varie “Case do menor”, è sostenuto anche dall’Associazione “Casa do menor Italia” Onlus Ong, con sedi a Villanova M.vì, via Roracco 25 (tel. 0174/698439) ed a Cuneo, via Manfredi di Luserna 4/A (tel. 0171/489251 - email: segreteria@casadomenor.org, che pubblica anche un periodico-notiziario “Dalla strada alla vita”.

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