«Perché l’ho fatto? per curiosità e ignoranza, non pensavo si potesse morire per un'assunzione. Ma con la droga non si può scendere a compromessi: per una pastiglia di ecstasy si può morire e prima o dopo tutti pagano il conto con le sostanze». Giorgia Benusiglio va dritta al punto con i ragazzi delle classi prime degli Istituti Superiori di Mondovì, riuniti giovedì mattina 6 giugno al teatro “Baretti” di Mondovì (secondo appuntamento venerdì mattina). Giorgia è una ragazza che a 17 anni è stata miracolosamente salvata grazie ad un trapianto di fegato, dopo aver assunto una piccola quantità di ecstasy e da quel giorno ha deciso di trasformare la sua esperienza in una lezione di vita, informando e parlando ai ragazzi dei rischi legati all'assunzione di droghe. Per questo i donatori di sangue della Fidas Monregalese (insieme al Comune di Mondovì) hanno voluto questo incontro, unito alla visione del film “La mia seconda volta”, ispirato alla sua storia.
Giorgia si è rivolta ai ragazzi in maniera diretta e senza filtri, parlando della sua esperienza senza nascondere nulla e invitando i ragazzi a riflettere: «Non vi dico cosa fare o promuovere il proibizionismo. Ma vorrei che vi chiedeste: sarei in grado di sopportare pesanti interventi chirurgici, vivere con una grossa cicatrice, prendere farmaci per tutta la vita? Sarei in grado di sostenere il senso di colpa? Ho visto i miei genitori impotenti chiedersi dove avevano sbagliato. Loro non c’entravano nulla, ma quell'errore è irrecuperabile. Non so quali siano i vostri sogni, ma io in dovuto abbandonare molti dei miei. Mi sono giocata la libertà e quel gesto mi porterà alla morte. Fatevi queste domande per voi stessi. Oggi sono un trapiantato e chi è in questa condizione ha poco tempo, deve vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. È una seconda possibile limitata e non possiamo tornare indietro. Adesso sapete e la scelta su cosa fare sarà solo vostra».
Appuntamento, per tutta la cittadinanza, anche giovedì sera alle 21 al “Baretti” sempre con la proiezione del film “La mia seconda volta”.
«Per una pastiglia di ecstasy si può morire. Perché l’ho fatto? per curiosità e ignoranza»
Giorgia Benusiglio, salvata miracolosamente grazie ad un trapianto, parla ai ragazzi delle scuole. Questa sera, alle 21, appuntamento al “Baretti”