La notizia dell'avvio dei lavori del nuovo supermercato "Aldi", in via Langhe, pubblicata da L'Unione Monregalese in questo articolo (LEGGI QUI) ha suscitato un polverone. Sulla nostra pagina facebook sono comparsi decine e decine di commenti da parte di cittadini monregalesi – commenti poi ripresi anche su altre testate –, che esprimevano prima di tutto una perplessità: «C'era davvero bisogno di questo negozio? A Mondovì serve un altro supermercato?».
Il progetto prevede la realizzazione sia del supermarket (con annesso parcheggio, con ingresso da via Langhe) e abitazioni residenziali, case a due piani, con ingresso sulla piccola traversa di via Langhe. Previsto anche il mantenimento di una parte di “area verde”, sul retro delle palazzine. "Aldi", ovvero "ALbrecht-DIscount", è una multinazionale tedesca attiva nel settore della grande distribuzione che nel 2018 ha annunciato l’apertura di oltre 40 nuovi supermercati nelle regioni del Nord Italia. Il cantiere è quello fra la rotonda “delle macine” e il distributore della “Tamoil”, esattamente di fronte a “Pneumatici Peretti”. Potrebbe addirittura aprire prima del 2020, col marchio "Aldi", catena tedesca. Non è ancora stato annunciato quanti saranno i posti di lavoro.
A fine luglio il Comune di Mondovì ha rilasciato ufficialmente il permesso di costruire per "la realizzazione di un nuovo fabbricato a destinazione commerciale". È stata una scelta politica? Il sindaco Paolo Adriano e la sua Amministrazione specificano che non si è trattato di una scelta, ma del semplice seguito di un progetto che era avviato da tempo e che, avendo tutte le carte in regola, non poteva non essere autorizzato: «Riscontrata la conformità dell'intervento alle norme, non avevamo alcuna possibilità di non autorizzare la costruzione - risponde il Comune –. Sono state dettate alcune prescrizioni estetiche ed è stata prevista la realizzazione di opere pubbliche a carico dei proprietari dell'area commerciale, che realizzeranno un tratto di marciapiede in una zona oggi "sguarnita", ma molto utilizzata dai pedoni, e un anello di collegamento tra la rete di acquedotto pubblico esistente in via Torino e quella presente in via Langhe».
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