Magliano: la ex Scuola del Carmine non sarà venduta

“Intenso” Consiglio comunale, con sei interrogazioni della minoranza. Anna Zecchino: «Chiediamo che gli alberi e il giardino della struttura vengano maggiormente curati»

Una suggestiva immagine della ex scuola del Carmine di Magliano, vista dal giardino

Un buon pubblico, interessato, ha assistito, la sera di mercoledì 30 ottobre, al Consiglio comunale di Magliano, nel salone all’interno dell’ex Palazzo dell’Asilo San Giuseppe. Dopo l’approvazione all’unanimità di una piccola variazione al bilancio (33 mila euro in totale, di cui la spesa più significativa sono 29 mila euro destinati al completamento del “Parco urbano” agli Zucchi), si è entrati nel vivo della discussione. La minoranza “Magliano da vivere”, della capogruppo dott.ssa Anna Zecchino, ha infatti presentato sei interpellanze scritte. Larga fetta della seduta è stata occupata da un argomento particolarmente caro ai maglianesi: lo stato d’attuale abbandono della ex Scuola elementare del Carmine e le cause che hanno portato all’abbattimento degli alberi sulla piazzetta della chiesa del Carmine. «Chiediamo che questo edificio storico non venga venduto e che possa venire recuperato in futuro – ha detto Anna Zecchino –. In più ci piacerebbe che i secolari alberi di quella zona venissero maggiormente curati». Il sindaco Marco Bailo ha risposto: «Non abbiamo alcuna intenzione di vendere la ex Scuola, anche se attualmente non ci sono fondi per il recupero. Gli alberi nel giardino (platani) sono stati disinfettati a più riprese, perché infestati dai bruchi. Il Comune ha un solo operaio, quindi diamo la precedenza alla cura del verde pubblico utilizzabile dai cittadini. Interverremo comunque al più presto per fare pulizia nel giardino. Alcuni alberi e una siepe nel cimitero sono invece stati rimossi, perché irrimediabilmente compromessi dall’invasione di questo bruco». Due interrogazioni erano incentrate sui criteri per la nomina della Commissione edilizia e della Commissione paesaggistica. «Nell’ottica di collaborazione che auspichiamo tra maggioranza e opposizione – ha detto Anna Zecchino –, ci sarebbe piaciuto che potessero entrare a far parte delle Commissioni anche persone nuove, magari proposte da noi. Tengo comunque a precisare che non abbiamo nulla da dire sulla professionalità degli attuali componenti». Il sindaco ha spiegato i criteri che hanno portato alla scelta dei membri delle Commissioni, dopodiché si è passati al punto seguente, riguardante la richiesta di convocazione della Commissione per il monitoraggio dello stabilimento Acem e l’urgenza riguardante lo smaltimento degli abiti usati.

Incendio alla discarica: convocata la Commissione per il monitoraggio
«In seguito al recente incendio allo stabilimento sul Beinale – ha spiegato il consigliere di minoranza, dott. Francesco Corrado –, crediamo sia utile convocare la Commissione, per avere lumi su ciò che è stato fatto in questo periodo per scongiurare il rischio che episodi di questo genere si verifichino in futuro». Bailo ha risposto: «I membri della Commissione sono già stati nominati. Nei prossimi giorni possiamo fissare una data per la convocazione. Faremo anche un sopralluogo “sul posto”, così da poter capire bene quali contromisure di sicurezza siano attualmente adottate sull’impianto. Sul problema dello smaltimento degli abiti usati invece – ha aggiunto Bailo –, informo tutti che il servizio è appena stato affidato ad una nuova ditta, che si chiama “Lavoro e solidarietà” e che gestirà questa raccolta per i circa 50 Comuni di Acem, fino al 2023. Attualmente si è stimato di passare a raccogliere gli abiti una volta al mese, ma la cadenza potrà essere modificata in base alle nostre esigenze. La Cooperativa si è data disponibile anche per interventi “a chiamata”. “Lavoro e solidarietà” riutilizza i vestiti raccolti, quindi raccomanda di depositare solamente vestiti ancora utilizzabili e non stracci. Finora il servizio era in carico ad Acem e non aveva costi, d’ora in avanti invece sarà a pagamento».

«Sarebbe bello “tenere vivo” il gemellaggio con Etruria»
In chiusura, la minoranza ha chiesto anche che possa essere maggiormente pubblicizzato e valorizzato il “Museo del cappello militare” e che le guide volontarie ricevano adeguata formazione sull’allestimento. L’ultimo punto ha riguardato la cartellonistica stradale. «Abbiamo rimosso i cartelli che indicavano il gemellaggio con Etruria, perché avevano 10 anni ed erano illeggibili – ha spiegato Bailo –, inoltre abbiamo inserito i cartelli di “Comune Smart”, come prevedeva il bando. I cartelli del gemellaggio saranno rifatti e poi riposizionati». La minoranza ha chiuso chiedendo che venga “tenuto vivo” il gemellaggio, magari organizzando annualmente occasioni d’incontro con le scuole, durante i quali si raccontino le storie e le vicende legate agli emigrati in Argentina».

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