Gli amici di sempre e gli appassionati di calcio del monregalese sono abituati ad associare il suo nome al mondo del pallone e ad apprezzare le prodezze compiute sui campi locali. Antonio Minopoli, tuttavia, ha da alcuni mesi appeso al chiodo gli scarpini, per motivi di lavoro che lo hanno portato altrove, lontano dal campo valtanarino in cui ha trascorso tante ore di allenamento e speso tante energie, per difendere la propria squadra. Se la passione per il calcio ha dovuto cedere il passo, quella per la musica, altro grande amore di Antonio, ha trovato invece una più compiuta realizzazione, in questi anni. Minopoli è da sempre appassionato di musica: negli anni si è avvicinato per pura passione al mondo dell’hip-hop, iniziando a scrivere qualche canzone rap.
Nel 2019 è decisivo l’incontro con un produttore torinese, Samir Bastajib, in arte “Mont Black”, con cui ha iniziato a lavorare per produrre un Ep, che ora è pronto per debuttare sui canali social e sulle piattaforme di rete. Antonio Minopoli, alias “Thymos” ci racconta come è nata questa avventura, in una chiacchierata telefonica, visti i decreti in vigore. «Sono sempre stato appassionato di musica, ascoltavo prevalentemente i cantautori italiani, Guccini, De Andrè, sono gli autori con cui sono cresciuto. Avevo iniziato anche a suonare la chitarra, cercando di comporre qualcosa per esprimermi. Un giorno ho provato per caso ad improvvisare alcune strofe su una base, in stile rap. Lì mi sono trovato particolarmente a mio agio, era la forma espressiva in cui mi sono sentito più libero, in cui meglio sono riuscito a trasmettere le sensazioni che sentivo – spiega Antonio -. Ho scritto qualche canzone, registrata in casa con un microfono da pochi soldi. Tutto però è rimasto lì, confinato a una cerchia di pochi amici, un passatempo. Nel 2019 è arrivata la svolta, con l’incontro con Mont Black». Il produttore, valdostano con radici marocchine, ascolta il materiale e trova del potenziale. Decide di iniziare a lavorare insieme ad Antonio. «Abbiamo iniziato a scriverci via internet – racconta ancora Minopoli – inizialmente lui ha ascoltato le mie cose, io le sue. Ci siamo trovati d’accordo sulla visione complessiva di quello che volevamo fare e abbiamo iniziato a lavorare sulle canzoni. Lui ha preparato delle basi, io ho portato delle idee di testi. Dopo un mese e mezzo di lavoro avevamo pronti i pezzi, che abbiamo portato per il mix allo studio Transeuropa, di Torino, e successivamente per il master allo studio Aemme Studios Recording di Salvatore Addeo».
Il Thymos Ep presenta quattro canzoni su cui il duo ha lavorato, cercando di proporre un prodotto originale nel sound e nei testi. «Abbiamo scelto dei suoni un po’ diversi rispetto a quelli delle produzioni contemporanee – commenta ancora Minopoli – e a livello testuale ho cercato di uscire un po’ dagli stilemi del rap, che generalmente è un po’ chiuso in un linguaggio familiare alla cerchia degli ascoltatori abituali, per creare canzoni fruibili anche dal grande pubblico. Delle quattro canzoni che lo compongono una è stata scritta in collaborazione con il rapper monregalese Cristian Ioan». Per lanciare l’Ep i due hanno messo in piedi un videoclip improvvisato, con un freestyle dal vivo direttamente nel mercato di Porta Palazzo a Torino, città chiave nello sviluppo della scena hip hop italiana. «Abbiamo riscosso subito un certo interesse – sorride Antonio – subito intorno a noi si è radunata della gente che ci ha anche dato una mano a montare l’attrezzatura. Persino i carabinieri si sono avvicinati per controllare cosa stava succedendo e poi sono rimasti ad ascoltare. Il video che abbiamo realizzato è stato rilanciato dalla redazione di Real Talk, uno dei più noti format You tube dedicati al Rap, e ha avuto un ottimo riscontro sui social, con migliaia di visualizzazioni. Tutto lascia ben sperare a un buon risultato quando pubblicheremo l’Ep. Manca poco».