Il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 aprile, dal titolo “Progetto di bonifica con misure di messa in sicurezza del sito ex Acna di Cengio - Area A1” non è stato accolto favorevolmente dall’ex-sindaco di Camerana, nonché ex-assessore della Provincia di Cuneo e presidente dell’Associazione Lavoratori Acna (ALA), Pier Giorgio Giacchino: «Si tratta dell’ennesima sorta di presa in giro. È abbastanza curioso l’atteggiamento del Ministero dell’Ambiente, che ha fissato un termine, peraltro suscettibile di ulteriori modificazioni, per lavori dichiarati conclusi nel 2010. Il che significa perpetuare il vecchio atteggiamento tipico dell’Acna, spacciando per bonifica il sotterramento di tre milioni di metri cubi di rifiuti chimici».
La dura presa di posizione di Giacchino è conseguente alla notizia dell’espressione in data 6 aprile di un giudizio di compatibilità ambientale per il progetto di bonifica dell’Area 1 da parte del Ministero dell’Ambiente, di concerto con il ministro per i Beni culturali. Il progetto, presentato dalla società Eni Rewind (già Syndial S.p.A.) era stato presentato come VIA postuma (Valutazione Impatto Ambientale) in risposta alla procedura di infrazione della Commissione Europea per i lavori di messa in sicurezza del sito ex-Acna e considerati come bonifica.