Il responso dei contagi è un indicatore: Piemonte e Lombardia forse sono ancora zone a rischio. La decisione ufficiale è attesa oggi dopo le 18, quando il Governo si collegherà con tutte le Regioni per discutere le nuove misure, ma la strada sembra essere quella di una manovra "a due velocità": via libera alla riapertura anche di bar e ristoranti a partire da lunedì 18 maggio, assieme ai negozi (così come era previsto dall'ultimo Dpcm sulla Fase 2), ma non in Piemonte e Lombardia.
Le due regioni, Lombardia e Piemonte, contano - da sole - più della metà degli attuali contagiati in Italia: oltre 13 mila in Piemonte e oltre 30 mila in Lombardia, su 83 mila in tutta Italia.
Nell'ultimo Dpcm il 18 maggio era indicato come la data per la riapertura del commercio al dettaglio: misura da cui erano stati esclusi, in un primo tempo, bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri. Conte potrebbe dare il suo benestare al via libera per tutte queste attività già da lunedì prossimo, accogliendo l'appello di governatori come quello della Liguria, Giovanni Toti, che ha già addirittura previsto un'ordinanza.
Il Ministero però sta raccogliendo i dati regione per regione, elaborando un algoritmo basato su 21 indicatori che ogni Unità di crisi è tenuta a fornire al Ministero della Salute: non si tratta solo del numeri dei contagiati zona per zona, ma anche - per esempio - del fattore di contagio, del trend ospedaliero eccetera. Oggi, a una settimana di distanza dal 4 maggio, il Ministero della Salute tirerà le somme. Se Piemonte e Lombardia verranno considerate ancora sopra la soglia di attenzione, il Governo non consentirà aperture anticipate.