Nel corso del 2019 i tecnici del soccorso alpino piemontese hanno gestito un totale di 1989 chiamate di emergenza, superando ancora una volta il record assoluto registrato nel 2018 di 1900. Si conferma così un aumento che prosegue da oltre 10 anni. Di queste chiamate, 1251 (nel 2018 erano stati 1210) si sono trasformate in interventi di soccorso alpino e speleologico veri e propri, mentre 738 (37%) sono state risolte direttamente dagli operatori per telefono oppure passati per competenza ad altri enti. Le persone soccorse sono state 1420, rispetto alle 1386 dell’anno precedente.
L’interpretazione di questi dati non è, naturalmente semplice. «Se da un lato – spiegano dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese – si potrebbe concludere che sempre più persone si fanno male in montagna, dall’altro è necessario sottolineare il fatto che l’abitudine a rivolgersi ai numeri di emergenza è sempre più radicata e da un punto di vista tecnologico diventa sempre più facile lanciare un SOS anche dalle zone più impervie del territorio piemontese tramite rete telefonica mobile o con l’utilizzo delle tecnologie presenti negli smartphone tra cui l’applicazione GeoresQ sviluppata dal CNSAS. Tuttavia è sempre bene ricordare ai frequentatori della montagna che non bisogna mai fare esclusivamente affidamento al telefonino perché le porzioni di territorio ancora non coperte dalla rete sono ampie».
Nell'81% dei casi interviene l'elicottero
Anche il 2019 ha segnato comunque, per il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (SASP), un trend di crescita nelle attività di soccorso e recupero degli infortunati in montagna, in ambiente ipogeo e in terreno impervio. Le operazioni effettuate via aria, con elicottero 118, raggiungono l’81% del totale. Tuttavia è bene ricordare l’importanza fondamentale dei 1166 tecnici di soccorso alpino e speleologico suddivisi in 55 stazioni distribuite in tutte le valli dell’arco alpino piemontese. L’utilizzo dell’elicottero è infatti possibile soltanto in situazioni di visibilità ottimale e consente di recuperare un massimo di due infortunati.
Nel 2019 556 infortunati (39%) sono stati recuperati dalle squadre senza l’ausilio del mezzo aereo. Per quanto riguarda i codici di gravità nell'ultimo anno è stata registrata una lieve diminuzione degli illesi, dei codici rossi e dei decessi, a fronte di un aumento dei codici verdi e gialli. Su questo tipo di statistiche non è possibile tracciare dei trend di lunga durata perché nell’arco degli anni presentano dati molto altalenanti. Ma è interessante osservare che la categoria maggiore di persone soccorse (37%) presenta un codice di gravità verde.
Le statistiche
Il 94% delle persone soccorse ha richiesto un intervento di soccorso mentre effettuava attività ricreative contro il 4% di residenti e il 2% di infortunati durante attività lavorative. Il 72% erano maschi contro un 28% di femmine (in leggero aumento). I periodi di maggior lavoro per i tecnici del SASP sono le vacanze estive e natalizie e i fine settimana quando un maggior numero di persone frequenta le montagne. Anche nel 2019 non è stata applicata Legge Regionale sulla compartecipazione ai costi per gli interventi di soccorso su terreno impervio immotivati, inappropriati, o generati da comportamento imprudente.
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