La Provincia di Cuneo ancora "zona rossa": ecco i dati del contagio e delle terapie intensive. I numeri si stanno abbassando
Ieri sera è arrivato l'annuncio: il Piemonte passa in zona arancione, ma non tutto. La provincia di Cuneo e quella di Torino restano, per ora, zona rossa con limitazioni parziali sui negozi e non sulle scuole - LEGGI QUI. Ma quali sono i dati puntuali della Granda?
Ricordiamo prima di tutto che il dato principale di cui parliamo è quello dell'incidenza settimanale, ovvero il numero di contagi degli ultimi 7 giorni rapportato al numero di abitanti. La soglia dei 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti è uno dei parametri scelti dal Governo Draghi per far scattare la "zona rossa": se volete sapere cosa significa in dettaglio questo dato, vi consigliamo di leggere questo articolo.
Attualmente, alla data di ieri - venerdì 9 aprile, la provincia di Cuneo si assestava su un incidenza di 272 casi settimanali ogni 100 mila abitanti. La provincia di Torino è a 263. Non sono le uniche province del Piemonte a essere sopra: c'è anche Asti, che dal 6 al 9 aprile è salita da 220 a 290 di incidenza.
Che la Granda fosse "messa male", si sapeva: tra il 28 e il 30 marzo - LEGGI QUI - è stata addirittura la provincia con l'incidenza maggiore di Italia. Tuttavia, la nostra provincia sta scendendo notevolmente: l'incidenza della "Granda" era a 392 il 4 aprile e da quel giorno è scesa sempre di più.
L'immagine qua sotto lo dimostra molto bene (qui la fonte).
La variazione è stata del -34% negli ultimi 7 giorni, e considerati l'andamento è lecito attendersi che si ridurranno ancora. Negli ultimi due giorni anche i carichi ospedalieri dell'Asl CN1 (Mondovì, Ceva, Saluzzo, Savigliano) si stanno riducendo lievemente, dando i primi segni di "respiro" ai reparti.
Oggi alle 13 si saprà per quanti altri giorni la Granda sarà ""rossa".
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