Illumina borghi, piazze e strade l'ultimo progetto di Teatro Selvatico: Polimnia. Arriverà a Mondovì domenica 30 maggio. Un'invasione di maschere di carta.
Polimnia nasce dalla collaborazione di Teatro Selvatico con Wintercroft; noto designer inglese che per anni ha studiato gli origami del Sol Levante per darne una propria interpretazione creando con carta e pazienza delle bellissime maschere animali. Una particolarità di Wintercroft è la selettività nella scelta dei partners, soltanto due progetti per stato e Teatro Selvatico è uno di questi. «Ci siamo incontrati e l'affinità è stata immediata, siamo grati e orgogliosi di essere stati scelti per indossare queste opere» dice Isacco Caraccio presidente di Teatro Selvatico.
Polimnia si struttura come un residenziale della durata di due giorni che coinvolge una trentina di artisti provenienti da diversi ambiti: teatro, fotografia, videomaking, canto, danza. Il gruppo di artisti selezionati lavorerà alla costruzione delle maschere e all'intimo incontro con il bosco che li ospiterà. Ogni partecipante ricercherà un dialogo silenzioso con l'animale di cui realizzerà la maschera.
Come conclusione della residenza, il gruppo di artisti si mostrerà a Mondovì attraverso un atto performativo creando un vero e proprio "attacco urbano": una performance artistica che scivolerà tra Piazza e Breo e si intreccerà con chi per caso è a passeggio, a far compere o in visita alle belle vie di Mondovì.
La residenza e l'atto restitutivo verranno documentati dalla videomaker Isabel Rodriguez Ramos e il fotografo Davide Comandù. «Siamo positivamente impressionati dall'accoglienza che abbiamo ricevuto a Mondovì, al termine di un periodo che ha duramente colpito l'arte è stato per noi incoraggiante trovare tanta disponibilità da parte dell'Assessore alla Cultura del comune di Mondovì: Luca Olivieri" sottolinea Teatro Selvatico " ma anche da Mattia Germone presidente dell'associazione "La Funicolare" di Mondovì che ci sta supportando logisticamente aiutandoci a comprendere gli spazi cittadini e non per ultimo la stamperia Arcobaleno che in qualità di sponsor ha fornito la carta per costruire i volti dei nostri animali».