Difficile stare lontano dal rettangolo verde, quando lo hai respirato, masticato e digerito per una vita. Gianluca Rolandone, classe 1989, stanco di girare l’Italia in lungo e in largo, aveva deciso ad agosto di smettere con il calcio ad alto livello. Il noto centrocampista monregalese, che può ricoprire indifferentemente tutti i ruoli in mezzo al campo, ha militato 7 anni in serie C, 2 in serie D e 4 in Eccellenza. Una carriera che parte dalle giovanili della Pro Vercelli poi nella Primavera del Toro, per chiudersi la scorsa estate in Sardegna, in Eccellenza.
Ma al richiamo della sua città, in Seconda Categoria, non ha detto no: «Qualche mese lontano dai campi è stato sufficiente per farmi tornare la nostalgia del pallone. Conosco questo gruppo, è molto affiatato e io potrò essere utile a questa sfilza di giovani. Il mister (Giuliano) per me è come un secondo padre, la società è tra le migliori e meglio organizzate che non merita certo questa categoria, non potevo restare indifferente. C’erano tutti gli ingredienti per chiedere di tornare in campo, divertirmi e far divertire».
Gianluca Rolandone, oltre a vestire la maglia del Benarzole, aveva già giocato a Mondovì, con la maglia della Virtus in Eccellenza, proprio sotto la guida di Franco Giuliano.