Ruba 50 euro di spesa, il suo primo furto risale al… 1975

L’episodio all’“In’s” di Carrù, due anni fa. La Procura ora chiede 7 mesi di carcere, a causa dei precedenti della donna: «In oltre 40 anni, sette pagine di casellario»

La “spesa clandestina”, occultata nella borsa, ammontava ad appena cinquanta euro e l’In’s (in questo caso il punto vendita a Carrù, in via Langhe) ne ha in seguito ricevuti duecento dall’imputata a titolo di risarcimento. Ciononostante, la direzione ha rifiutato di ritirare la querela giustificandosi con l’adesione a una precisa policy aziendale adottata nei casi analoghi. L’istruttoria si è così conclusa con una richiesta di condanna da parte della Procura: sette mesi di carcere e 400 euro di multa, più l’applicazione della libertà controllata e la dichiarazione di delinquenza abituale.

Formaggio Grana Padano, gorgonzola, pancetta, una bottiglia d’olio, salsiccia fresca, salame, spiedini e anche un vasetto con una pianta di prezzemolo: questo l’elenco dei prodotti recuperati a seguito di un furto nel supermercato In’s di Carrù. Il pubblico ministero lo ha letto per intero nel processo a carico di I.M., cittadina italiana, denunciata il 20 ottobre di due anni fa dai responsabili del punto vendita in via Langhe. «La merce era stata occultata nella sua borsa, stava ormai superando le casse senza aver pagato», ha raccontato l’addetto alla sicurezza del supermercato, che aveva proceduto a fermare la donna in attesa delle forze dell’ordine. Sia con lui che con i Carabinieri, ha aggiunto, la persona si era dimostrata collaborativa.

A giustificare la richiesta, malgrado la lieve entità del furto, i numerosissimi precedenti dell’imputata: «Il risarcimento del danno non è soddisfattivo, – ha spiegato il procuratore – non già dal punto di vista economico, ma perché parliamo di un soggetto che ha commesso il primo furto nell’anno 1975 e che si trova oggi a definire l’ennesimo furto, avendo alle spalle sette pagine di casellario». Il giudice ascolterà le argomentazioni il prossimo 23 febbraio, prima di emettere il verdetto.

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