Come anticipato la scorsa settimana, in questi giorni sul territorio è nato un importante progetto di collaborazione tra i Comuni di Dogliani (capofila), Carrù, Magliano Alpi, Farigliano, Rocca de’ Baldi, Piozzo, Clavesana e Lequio Tanaro, che hanno deciso di unire le forze, “a caccia” di un maxi finanziamento che potrebbe arrivare addirittura a 5 milioni complessivi. L’idea è quella di partecipare in maniera congiunta al bando governativo “Rigenerazione urbana”, legato alla Legge di Bilancio 2022, che assegna fondi importanti per progetti di riqualificazione dei fabbricati, delle piazze, delle strade, dei marciapiedi o di aree particolarmente degradate o ammalorate. In vista della scadenza del prossimo 31 marzo, termine ultimo per caricare i progetti sulla piattaforma web, ognuno degli otto Comuni sta lavorando ad un progetto individuale, secondo le proprie necessità, dopodiché i progetti saranno raggruppati per partecipare al bando.
Con un tesoretto da circa 630 mila euro, Magliano Alpi punterebbe al recupero di un grande contenitore vuoto e inutilizzato da ormai 30 anni: la vecchia Casa di riposo comunale, a fianco all’attuale Residenza per anziani. «L’edificio necessità di un intervento di ristrutturazione “pesante” – spiega il sindaco Marco Bailo – e crediamo che questa sia proprio l’occasione giusta per pensare di mettere mano al suo recupero. Nella vecchia Casa di riposo vogliamo creare un nuovo Centro diurno per anziani, una sorta di sala polivalente con funzione sociale, che i cittadini possano utilizzare per ritrovarsi, stare insieme, giocare a tombola o a carte. In più, negli spazi rimanenti, verrebbero ricavate anche tre o quattro salette da utilizzare come ambulatorio infermieristico per la popolazione, senza doversi recare in Ospedale, magari per medicazioni o misurazione di parametri. Visto che l’attuale Casa di riposo ha un servizio di infermeria già attivo quotidianamente – conclude il primo cittadino –, si potrebbe pensare di stipulare con loro una convenzione, in modo da poter usufruire delle professionalità delle infermiere già presenti anche nei nuovi spazi, magari a prezzi contenuti per i residenti».