Un seggio a Mondovì e uno a Saluzzo. Lo chiedono i consiglieri provinciali Pietro Danna (consigliere a Monastero di Vasco) e Silvano Dovetta (sindaco di Venasca), per le prossime elezioni provinciali. Elezioni che, fra l'altro, potrebbero vedere candidato proprio il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo.
Elezioni che sono dette "di secondo livello", vale a dire che a votare non andranno i cittadini ma solo i sindaci e gli amministratori comunali, ma che questa volta sembrano anche essere... di secondo piano: «L’improvvisa caduta del Governo e le imminenti elezioni politiche stanno facendo passare "in secondo piano" la scadenza e il rinnovo della presidenza della Provincia di Cuneo», scrivono Danna e Dovetta. Il mandato di Federico Borgna è scaduto quando è scaduto il suo posto da sindaco, ovvero con le elezioni di giugno.
Bisogna eleggere il successore, e la data scelta è quella del 25 settembre: la stessa delle elezioni parlamentari. Danna e Dovetta: «Ora che è certa la sovrapposizione con le elezioni politiche, sarebbe utile anticipare almeno di una settimana». Un'ipotesi che però potrebbe non essere accolta, visti i tempi stretti.
Non solo: i due chiedono anche di allargare il numero dei seggi. Ce ne è sempre stato uno solo, quello di Cuneo, tranne nell'ultima tornata per il rinnovo del Consiglio (che non è simultanea alla presidenza, e si è svolta a fine 2021) quando ne venne istituito uno ad Alba. Danna e Dovetta chiedono di rivedere il criterio, e istituirne altri due per permettere a tutti i sindaci di recarsi a votare, a maggior ragione se la data non slitterà: «Quelle provinciali sono, infatti, elezioni di secondo livello che non si possono pertanto interpretare esclusivamente alla luce dei rapporti di forza politico-partitici- scrivono i due -. Occorre valutare e rappresentare gli equilibri presenti nei consigli comunali dei paesi e delle città. Una fotografia non semplice perché più articolata delle letture periodiche dei sondaggi o dei risultati delle più recenti elezioni europee, nazionali o regionali. Non è indifferente pertanto il dato della partecipazione da parte degli amministratori locali. Perché per le prossime consultazioni per il rinnovo della presidenza provinciale non pensare ad un ulteriore allargamento, garantendo almeno un seggio per ogni quadrante? Crediamo che realizzare un seggio anche a Mondovi e Saluzzo, oltre che ad Alba e Cuneo, faciliterebbe la partecipazione al voto, specie degli amministratori delle aree più decentrate, rurali e montane. In alternativa meglio un solo seggio per garantire pari dignità a tutti i territori della nostra provincia».
I rumors sulle candidature, che vedevano fra i possibili nomi anche quello di Robaldo, si sono temporaneamente placati. La campagna elettorale nazionale, con le nuove coalizioni che si stanno formando (e in particolare con le mosse del PD e di Azione) hanno chiaramente scombinato un po' le carte. Del resto, se l'obiettivo dell'area politica moderata cuneese era quello di trovare una convergenza ampia e non legata ai simboli di partito, non c'è momento peggiore di una campagna elettorale per dimenticarsi dei simboli nazionali.