Garessio: “Il libro della catena” che regolamentò la vita della Città del 1200

Interessante incontro organizzato dalla Biblioteca

Lunedì pomeriggio 22 agosto, nella chiesa di San Giovanni al Borgo, sotto l’egida della biblioteca civica di Garessio, si terrà l’incontro dedicato a “Il libro della Catena”, prezioso codice del 1276 in dotazione della Città di Garessio, patrimonio della locale Biblioteca civica. “Il libro della Catena”, redatto in lingua latina 750 anni fa e così chiamato perché nelle sue due copertine in legno di quercia foderate in pelle sono infisse due lamine di ferro battuto che reggono alcuni anelli che ne consentono l’apertura a piena pagina, rappresentò per governanti e cittadini di Garessio un codice di riferimento per regolare i diritti e i rapporti fra persone, famiglie, autorità civili e religiose, commerci, disposizioni edilizie ed erariali, sfruttamento delle risorse dei campi e l’allevamento del bestiame, taglio del legname, prevenzione degli incendi e l’osservanza degli obblighi militari a difesa del Borgo e del territorio circostante. Le norme prescritte sono di una completezza e chiarezza sorprendenti, così come lo era, con risvolti decisamente cruenti, il prontuario delle pene da comminare ai trasgressori delle leggi e delle regole statutarie. 91 in tutto le pagine, del formato di cm 27 x 20 in fogli di pergamena di buona qualità. Si deve all’allora sindaco di Garessio, compianto professor Renzo Amedeo, latinista e cultore della storia locale, la versione in lingua italiana del Libro, edita nel 1976. Il testo presentato e commentato lunedì è steso in forma semplificata e più scorrevole perché intende raggiungere un pubblico più vasto e soprattutto rivolgersi ai giovani studenti della comunità desiderosi, con l’aiuto dei propri docenti, di indagare le origini locali, l’evoluzione del pensiero, dei costumi e delle tradizioni. Relatori dell’incontro: Giuliano Molineri presidente della Biblioteca di Garessio e gli storici Alessia Castagnino e Sebastiano Carrara che inquadreranno lo specifico contesto giuridico, economico, sociale e ambientale vigente nella Val Tanaro sottomessa al Marchesato di Ceva, del casato degli Aleramici.

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