Carlo Domenico del Carretto: grande mecenate

Tre giorni di studi sulla figura di un uomo del Rinascimento a 500 anni dalla dipartita

Il cardinale Carlo Domenico del Carretto è stato senza dubbio uno dei personaggi più influenti della “corte” papale in piena epoca rinascimentale, tanto che, nel 1513, contese il soglio pontificio, senza successo, al futuro Leone X, al secolo Giovanni De Medici, per succedere ad un papa ligure, l’albisolese Giulio II. Avviato alla carriera ecclesiastica, entrò presto nelle grazie di Innocenzo VIII e divenne stretto collaboratore del cardinale ligure Giuliano della Rovere, che diverrà appunto Giulio II, ebbe uno stretto legame con la Corte francese ed in particolare con re Luigi XII, che lo nominò, fra l’altro, abate del Monastero di Santa Croce a Bordeaux, arcivescovo di Tours e governatore di Brescia. Nonostante la brillante carriera “romana” e “francese” che lo portò ad essere nominato cardinale nel 1505, non si dimenticò mai della propria terra di origine, la Marca del Finale, al punto che contese al fratello Alfonso, a più riprese e con alterne fortune, il titolo di Marchese. In questo territorio, che all’epoca si estendeva da Finale Ligure fino a Paroldo, dette prova della sua cultura umanistica e della sua attenzione verso l’arte. Infatti Finale Ligure, Millesimo, Calizzano, Paroldo e Saliceto portano ancora oggi i segni tangibili dell’opera di quello che possiamo definire, senza dubbio, un autentico mecenate del Rinascimento.
Questo brevissimo e terribilmente incompleto sunto biografico sulla vita di Carlo Domenico del Carretto serve soltanto a rendere l’idea della caratura del personaggio e può far meglio comprendere l’impegno di molte Associazioni e molti studiosi di Finale Ligure, Paroldo e Saliceto, per approntare un calendario di iniziative culturali, volte a commemorare questo cardinale-marchese a 500 anni dalla sua dipartita (15 agosto 2014). L’obiettivo è anche quello di far conoscere e fare chiarezza sulla vita e le opere di un personaggio illustre finito un po’ nel dimenticatoio, che presenta inoltre delle sfaccettature nebulose ed a tratti misteriose. Per avvicinare gli appassionati ad una figura affascinante ed enigmatica del Rinascimento ed alle opere di grande bellezza da lui commissionate, sono state organizzate tre giornate di studi a Saliceto, domenica 12 ottobre, a Paroldo sabato 8 novembre ed a Finale Ligure domenica 16 novembre.
L’appuntamento salicetese, in programma per questa domenica, organizzato dalle guide volontarie locali, con il patrocinio del Comune di Saliceto, dell’Associazione turistica Pro Loco, dell’Associazione culturale “Le Due Rose” e dell’Ente morale “Don Salvatico”, prevede una visita guidata ai monumenti edificati, abbelliti o rimaneggiati, dal cardinale nel piccolo borgo valbormidese, accompagnati dallo storico locale Guido Araldo. Con partenza alle ore 10.30 dall’ingresso del Castello dei Marchesi del Carretto, sarà possibile visitare, oltre ovviamente al maniero, la Confraternita di Sant’Agostino, la Cappella di San Martino, la torre tagliata che ancora oggi reca il nome di “Dimora del cardinale” e la splendida chiesa di San Lorenzo con i suoi simboli alchemico-esoterici e le sue opere d’arte. Al termine della visita, per chi lo desidera, sarà possibile pranzare, previa prenotazione, presso i ristoranti “Ai Templari” (tel. 338 1904071) e “La Mesa Verde” (tel. 333 6673253). Nel pomeriggio, nella sala gotica del Castello, con inizio alle ore 15, si terrà un incontro sulla figura del cardinale finalese. Subito interverrà, quale padrone di casa, lo storico Guido Araldo, presentando il suo studio “Carlo Domenico del Carretto: un grande personaggio del Rinascimento”. Seguirà l’intervento dello storico Romano Salvetti dal titolo “Economie di valico - Contestualizzazione”, che consentirà di capire l’importanza strategica di un territorio che già in epoca rinascimentale poteva essere considerato, erroneamente, marginale. Chiuderà il prof. Massimo Centini, antropologo dell’Università di Torino, che presenterà un interessantissimo studio dal titolo “Il Malleus malificarum e la caccia alle streghe ai tempi del cardinale”. Verso le ore 17, sarà possibile, per chi non ha potuto approfittarne in mattinata, svolgere la visita nei luoghi salicetesi direttamente legati alla figura del cardinale.
Gli studi sulla figura del cardinale e sui luoghi che mostrano ancora i segni del suo intervento, proseguiranno sabato 8 novembre a Paroldo e domenica 16 novembre a Finale Ligure. In prossimità di questi incontri verrà fornita, tramite le pagine di questo giornale, una dettagliata informazione sugli orari e le tematiche dei lavori.
Nella foto: quadro nella basilica di San Biagio a Finalborgo raffigurante il cardinale Carlo Domenico Del Carretto che riceve la tiara pontificia da san Domenico al cospetto della Madonna con il Bambino, mentre il fratello Alfonso riceve la corona marchionale da Santa Caterina d’Alessandria.

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