Coronavirus: accordo sulle linee guida sulla scuola da 0 a 6 anni

No alla rilevazione della temperatura all’ingresso, mascherine per le insegnanti. La gestione degli spazi e gli aspetti organizzativi

Linee guida scuola

La Conferenza Unificata straordinaria tra Governo, Regioni e Enti locali (presieduta dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia) ha raggiunto l’accordo sulle linee guida sulla scuola da 0 a 6 anni approvando il parere sul “documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia”. L’obiettivo era quello di “definire le condizioni che consentano di guardare positivamente alla riapertura delle strutture educative e scolastiche dal prossimo mese di settembre” nella fase di convivenza con il Coronavirus.

Un passaggio che ricade, ovviamente, anche sulle amministrazioni del territorio: «È un passo importante che, sinceramente, non era più rinviabile – dichiara l’assessore con delega all’istruzione del Comune di Mondovì, Luca Robaldo –. Leggeremo con attenzione e confidiamo di poterle applicare. Ne accennerò brevemente in Consiglio Comunale, questa sera (venerdì 31 luglio): per noi è fondamentale garantire il servizio, e la sua sicurezza, a tutte le famiglie».

Tra le indicazioni più importanti: all’ingresso non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea; le attività di intersezione dovranno essere evitate e di conseguenza ogni gruppo dovrà usare sempre gli stessi spazi e gli stessi giochi; la zona di accoglienza dovrà essere organizzata all’esterno; un solo genitore (o un delegato) potrà accompagnare i bambini a scuola; i bambini non dovranno indossare la mascherina, gli insegnanti sì.

Ecco, in sintesi, i contenuti del documento

CAPIENZA DELLE STRUTTURE – «La capienza massima complessiva per ogni struttura ospitante servizi educativi per la prima infanzia resta quella indicata dalle normative regionali e per ogni struttura ospitante scuole dell'infanzia, la capienza massima complessiva è quella indicata dalle norme tecniche per l’edilizia scolastica».

CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA – Nel documento si legge che «occorre prevedere attività di promozione e sensibilizzazione verso le famiglie e il personale. Resta inteso che il bambino, in caso di sintomatologia sospetta di COVID-19 sia del minore stesso che di un componente del nucleo familiare o convivente, non dovrà accedere al servizio educativo o alla scuola dell’infanzia. A tale fine, va promosso l’auto-monitoraggio»

STABILITÀ DEI GRUPPI – «Le figure adulte di riferimento devono essere individuate stabilmente, adottando un’organizzazione che favorisca l’individuazione per ciascun gruppo del personale educatore, docente e collaboratore, evitando, nei limiti della migliore organizzazione attuabile e delle sopravvenute esigenze, che tali figure interagiscano con gruppi diversi di bambini. I gruppi/sezioni, infatti, devono essere organizzati in modo da essere identificabili, evitando le attività di intersezione tra gruppi».

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI – «Evitare l’utilizzo promiscuo degli stessi spazi da parte dei bambini di diversi gruppi. Occorre organizzare gli ambienti in aree strutturate, nel rispetto delle esigenze della fascia di età, anche attraverso una diversa disposizione degli arredi. Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) potranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco. Nella stessa ottica di prevenzione è consigliabile utilizzare gli spazi esterni, organizzando o lo spazio, laddove sia possibile per ampiezza, o le opportune turnazioni, valorizzando sia gli ambienti già a disposizione della scuola sia attivando alleanze con il territorio per reperire eventuali spazi aggiuntivi.

ASPETTI ORGANIZZATIVI – «Organizzare la zona di accoglienza all’esterno, facendo rispettare il distanziamento tra gli adulti evitando assembramenti da parte degli accompagnatori. Quando possibile, i punti di ingresso devono essere differenziati dai punti di uscita, con individuazione di percorsi obbligati, e ricorrendo eventualmente a ingressi e uscite scaglionati. L’accesso alla struttura dovrà avvenire attraverso l’accompagnamento da parte di un solo genitore o di persona maggiorenne delegata nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura».
«Si potrà tenere, fermo restando il registro di presenze giornaliero dei bambini e del personale scolastico ed educativo, un registro delle presenze delle altre eventuali persone che accedono alla struttura».

FIGURE PROFESSIONALI – «Per garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, ciascuno dei sottoscrittori del presente documento, secondo le proprie competenze si impegna a verificare la possibilità di individuare ulteriori figure professionali, di prevedere eventuali deroghe per le sostituzioni e di assegnare dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili».

REFEZIONE E RIPOSO POMERIDIANO – «L’utilizzo degli spazi dedicati alla refezione deve essere organizzato in modo da evitare l’affollamento dei locali ad essa destinati, a meno che le dimensioni dell’ambiente non consentano di mantenere i gruppi opportunamente separati. Viceversa, si potranno prevedere turni di presenza dei gruppi, oppure si potrà consumare il pasto nelle aule o negli spazi utilizzati per le attività ordinarie. È consentito portare il necessario per il momento della merenda purché la struttura non preveda di fornirlo e purché l’alimento, la bevanda e il contenitore siano sempre facilmente identificabili come appartenenti al singolo bambino».

INDICAZIONI IGIENICO-SANITARIE – «Analogamente agli altri istituti scolastici di ogni ordine e grado ed alle aule e strutture universitarie, all’ingresso non è necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Chiunque ha sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37.5°C dovrà restare a casa». «La presenza di un caso confermato di infezione da SARS-COV-2 nella struttura, necessiterà l’attivazione di un monitoraggio attento da avviare in stretto rapporto con il Dipartimento di Prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possono prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico».
«Per i bambini di età inferiore a 6 anni non è previsto l’obbligo di indossare la mascherina. Tutto il personale è tenuto all’utilizzo corretto di DPI. Per il personale, oltre la consueta mascherina chirurgica, potrà essere previsto l’utilizzo di ulteriori dispositivi».

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