Trenta cose epiche del Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani.

Tutto il meglio del festival, raccontato da un punto di vista ironico e dissacrante, in un agile lista con stile libero e un po' di senso dell'umorismo.

Non ci sono dubbi: le liste hanno un successo sempre maggiore, nel mondo della scrittura 2.0, fatta di siti, blog, post sui social, Tweet, condivisioni rapide e caccia grossa al like. Veloci da leggere, comode da spammare, sintetiche, sono il contenuto testuale più trendy del nostro tempo. Potevamo noi del CC51 farci cogliere impreparati e non avere anche noi una bella listarella da proporre ai nostri lettori? Certamente no, ed ecco dunque una selezione dei trenta punti più rimarchevoli del festival della tv di Dogliani 2017.

#sognandofellini - Ricky Tognazzi, in perfetta tenuta da maestro del cinema italiano (con tanto di bretellone modello prima repubblica).

 

#Ilritrattodidoriansottile - Sarah Varetto che a 45 anni suonati sembra una venticinquenne appena uscita dall’università. Deve aver fatto un patto con il diavolo: lei resta giovane e Salvo Sottile invecchia al posto suo.

 

#ilvolo - Francesco Manacorda che, a margine dell’incontro sul futuro dell’euro, dice a Sarah Varetto: “Scusa introduco un elemento di disaccordo perché altrimenti qua sembriamo i tre tenori dell’Europa Unita”.

 

#comeipinkfloyd - Michele Piovano dei Litio che, davanti alla piazza bagnata e deserta dopo il grande acquazzone di sabato, commenta: «Ci fosse qui il nostro tour manager Ugo Mazzia direbbe: “Ragazzi, se arriva ancora un po’ di gente qua facciamo il live a Pompei».

 

#cosìsobbonitutti - I pass per i backstage, messi in palio con un concorso e che poi si sono rivelati più inutili di un ombrello nel deserto, visto che è entrato chiunque.

 

#ilpiaceredellascoperta - Le misteriose tre prime file di sedie, destinate a non si sa bene chi. Per qualcuno ai giornalisti accreditati, per altri ad ospiti ed autorità, per altri alla famiglia dei padroni di casa. Il prossimo anno dovrebbero invitare Giacobbo, magari scopre qualcosa lui.

 

#beataggioventù! - Federico Buffa che, all’americana, offre il pugno ad Aldo Grasso in segno di complicità e Grasso che, imbarazzatissimo, glielo stringe.

 

#esconodallefottutepareti - Il sindaco di Dogliani Franco Paruzzo. Era ovunque. Ad ogni incontro, nel palatenda, in piazza Carlo Alberto, in piazza Umberto. Compare misteriosamente in tutti i video, in tutte le foto. I casi sono due: o ha il dono dell’ubiquità o ha pagato un team di sosia.

 

#gautelanata - I The Show che, serissimi, chiamano delle candid camera volgarotte “esperimenti sociali”.

 

#eccessodilegittimadifesa - Il senso pratico di Luxuria, in diretta su Radio Capital. (“Io se mi trovo qualcuno in casa di notte altro che sparargli, gli dico: “vieni qui, bel maschione”)

 

#ladolcettovita - Beppe Fiorello che si fa il prosecchino, nel dehor del bar in piazza, in mezzo alla folla.

 

#Lemetamorfosi - Aldo Grasso che, anno dopo anno, assomiglia sempre di più a Renato Pozzetto.

 

#salviamoilpaesaggio - La colata color puffo sui capelli della Comazzi, indiscutibilmente l’immagine simbolo di questa edizione 2017. (“Sono una vecchia cocorita pazza!” cit.)

 

#lochiamavanotrinità - Il jazzista Enrico Mentana, che prende a pizze in faccia Lirio Abbate (“tutto qua? non sai già più cosa chiedermi?”), si improvvisa moderatore dell’incontro con i direttori delle testate, lancia blastate a caso (“con la nuova legge sulla legittima difesa niente più partite in notturna per la Juve”) gigioneggia con la Parodi e la Sardoni e si aggira per tutto il resto della giornata per il palatenda, con la faccia goduta di chi si sente il re del mondo. Un bomber vero.

 

#signorinamaccabei - Un collega di Sky: “Ah vieni da Mondovì! Quindi dal Veneto?”.

 

#vengafuoridicalei - Poco dopo, imperterrito: “Conosco poco la geografia piemontese, io vengo poco da queste parti. Sono stato solo ad Ivrea. è vicino ad Aosta vero?”

 

#attaccatunoprimatu - Gad Lerner e Lucia Annunziata, a metà tra gli scolaretti e i piccioncini. “Io e Gad ci conosciamo fin da piccoli e facciamo la gara a chi è più bravo” (segue risatina chioccia e sguardo complice).

 

#ilsorrisoenigmatico - Fabio Fazio imbufalito, che comunque ha la stessa espressione che ha quando accoglie Carlo Vanzina a Che tempo che fa. Che poi è la stessa che ha quando accoglie Rita Levi Montalcini.

 

#eadesso? - I cameramen in panico, sabato mattina, di fronte al Palatenda gremito all’inverosimile. Le loro cineprese erano montate al centro del tendone e andavano spostate fuori abbastanza velocemente.

 

#affarisuoi - Max Giusti sbronzello. Quindi Max Giusti.

 https://www.facebook.com/unionemonregalese/videos/807526876073303/

#semoromani - Max Giusti: "Ve state a ddivertì? Ahò è tutto gratisse ve ddivertite eh?"

 

#robinsoncrusoe - I volontari che presidiavano il parcheggio sopra il paese, nei pressi del vecchio ospedale. Praticamente tre giorni di campeggio.

 

#Tapumtapumtapum - I volontari che presidiavano il ponte. Praticamente tre giorni di sentinella.

 

#lasciateognisperanza - I volontari. Tre giorni di inferno.

 

#manonerailfestivaldellatv? - Giorgio Gori, che se fosse stato solo per il programma non avrei capito che ci faceva lì.

 

#manonerailfestivaldellatv2 - Chiara Appendino, che effettivamente non ho capito che ci faceva lì.

               

#milaneseimbruttito - L’insospettabile bonomia di Fabio Capello e il suo spiccato accento milanese esibito con la massima disinvoltura.

 

#Ultimatesurvival - Fabio Capello che fa ridere Zlatan Ibrahimovic e che dà del pirla a Marco Van Basten.

 

#Langolodellapoesia - Carlo Casoli, dell’ufficio stampa della Rai, che declama ad alta voce l’articolo sul tizio che si ingroppava le galline. Momento più alto dell’intera manifestazione.

 

#domenicabestiale - In una domenica di tempo splendido, Dogliani invasa da una parte da addetti ai lavori, giornalisti e visitatori del festival, dall'altra da giovanissimi atleti e dai loro genitori, per il torneo "Un giorno da campione".

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