«Il trasporto della salma di Vittorio Emanuele III da Alessandria d’Egitto a Cuneo a bordo di un aereo militare necessiti dei dovuti chiarimenti da parte del governo, in merito a chi e come ha organizzato questo viaggio e da chi siano stati sostenuti i suoi costi, perché non possono in alcun modo ricadere sui cittadini italiani. E nessuna ipotesi di trasferimento al Pantheon può essere accettata». Così la deputata PD Chiara Gribaudo, sulla vicenda della traslazione delle spoglie del re.
Spese quasi tutte a carico della famiglia: ma il volo era militare
Tutte le spese per la riesumazione e per la nuova sepoltura sarebbero state a carico della famiglia: realizzazione dei sarcofagi, iscrizioni sulle lapidi, impresa funebre, spese di trasferimento via auto. Però c'è stata una spesa a carico dello Stato: quella del volo dall'Egitto all'Italia, il cargo militare C130 (cargo) della 46a Brigata aerea atterrata a Levaldigi. Non si sarebbe trattato di un "volo di Stato" ma di un cargo militare conteggiato come "volo di addestramento". Comunque, a spese pubbliche. La cifra? Impossibile saperla.